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Pensioni Usuranti: domande entro il 1° maggio 2019: requisiti e scadenze - BlogFinanza.com

Pensioni Usuranti: domande entro il 1° maggio 2019: requisiti e scadenze

Potrai andare in pensione nel 2020 in maniera precoce solo se possiedi uno dei seguenti requisiti:

  • Svolgi lavori usuranti;
  • Svolgi lavori notturni.

Questi sono i due requisiti che ti permettono di anticipare la pensione. Si devono poi possedere anche alcuni requisiti anagrafici, ovvero avere un’età di 61 anni e 7 mesi.

Se possiedi tutti questi requisiti puoi inviare la domanda di accertamento dei requisiti all’Inps entro il 1° maggio 2019.

Pensione usuranti, domande entro il 1° maggio: requisiti e scadenze
Pensione usuranti, domande entro il 1° maggio: requisiti e scadenze

Si tratta di una Pensione agevolata solo per i lavoratori impiegati che svolgono le mansioni usuranti; se sei uno di questi, puoi inoltrare domanda entro il 1° maggio 2019 per poter dunque accedere alla pensione anticipatamente già a partire dal prossimo anno.

Questo è quanto stabilito dall’INPS la quale deve svolgere tutti gli accertamenti del caso.

Non perdere tempo dunque se vuoi usufruire di questa agevolazione. La scadenza del 1° Maggio per l’inoltro della domanda è vicino. Entro tale termine se possiedi i requisiti inerenti ai lavoratori usuranti puoi fare domanda all’Inps per anticipare l’accesso alla pensione.

Tutti i lavoratori che rientrano in questa categoria possono accedere alla pensione solo se detengono i requisiti suddetti; nel dettaglio, questi possono smettere di lavorare:

  • All’età di 61 anni e 7 mesi, solo e soltanto se:
    • Hanno maturato 35 anni di contributi e non 20 richiesti per l’accesso alla pensione di vecchiaia.
    • Hanno accesso a Quota 97,6.

Come detto, al fine di accedere alla pensione nel 2020 (con largo anticipo) tutti i lavoratori usuranti come anche tutti coloro che svolgono lavori notturni devono presentare la domanda di accertamento dei requisiti entro il 1° maggio prossimo.

Se non si presenta in tempo la domanda, s potrebbe rischiare di far slittare la decorrenza della prestazione pensionistica ad un momento successivo rispetto a quello attuale legato all’accertamento del diritto al beneficio.

Se vuoi fare domanda ma non sai come fare, leggi quanto di seguito riportato. Prima di far questo però è bene fare chiarezza su quali sono le categorie professionali alle quali si rivolgono queste agevolazioni.

Pensione agevolata usuranti e notturni: a chi si rivolge?

Secondo quanto stabilito dal D.lgs. 67/2011 (non modificato dall’ultima riforma delle pensioni) tutti i soggetti che sono considerati lavoratori usuranti o che svolgono lavori notturni, possono anticipare l’accesso alla pensione avendo compiuto l’età di 61 anni e 7 mesi, nel caso in cui abbiano maturato 35 anni di contribuzione.

Si deve notare anche che oltre a questi requisiti si deve necessariamente aver svolto un’attività usurante per metà della vita lavorativa o anche per sette degli ultimi dieci anni.

Sono considerate usuranti e come tale danno diritto al pensionamento agevolato tutte le attività che sono state svolte da i seguenti soggetti:

Lavori usuranti  

Sulla base di quanto stabilito dall’articolo 2 del decreto del Ministero del Lavoro del 19 maggio 1999 sono considerati tali tutti i soggetti che hanno svolto i seguenti lavori:

  • Galleria;
  • Cava o miniera;
  • Lavori ad alte temperature;
  • Lavori in cassoni ad aria compressa;
  • Attività per l’asportazione dell’amianto;
  • Attività di lavorazione del vetro cavo;
  • Lavori svolti da palombari;
  • Lavori espletati in spazi ristretti;

Sono considerati tali tutti i soggetti che hanno svolto anche uno dei seguenti lavori:

  • Addetti alla linea di catena;
  • Soggetti alle dipendenze di imprese impegnate all’interno di un processo produttivo in serie;
  • Soggetti che sono costretti a sottostare ad un ritmo determinato da misurazione di tempi di produzione.
  • Lavoratori che svolgono attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo;
  • Conducenti di veicoli di capienza complessiva pari o superiore a 9 posti adibiti al servizio pubblico di trasporto collettivo.

In quest’ultimo caso, vale anche il principio secondo cui l’attività usurante è stata svolta non come subordinato ma come lavoratore autonomo. In questo caso, il soggetto rientra in una categoria usurante ma deve rispettare un requisito anagrafico differente: 62 anni e 7 mesi.

Lavori notturni

Tutti i lavoratori notturni, sono soggetti a dei requisiti differenti per accedere alla pensione in base al numero di notti lavorate ogni anno. Questi soggetti maturano dunque il diritto alla pensione all’età di 61 anni e 7 mesi o 62 anni e 7 mesi se autonomi se:

  • Dimostrano di aver lavorato per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo;
  • Lavorano 6 ore a notte per 78 giorni.

Il diritto alla pensione si matura all’età di 62 anni e 7 mesi (63 anni e 7 mesi per gli autonomi) per chi ha lavorato per almeno sei ore a notte per un totale di giorni compreso tra 72 e 77.

La soglia sale a 63 anni e 7 mesi (64 anni e 7 mesi per gli autonomi) per i lavoratori notturni con un numero di notti lavorate compreso tra le 64 e le 71.

Pensione agevolata usuranti e notturni: come fare domanda?

A questo punto, se possiedi uno dei requisiti su richiesti puoi fare domanda per andare in pensione nel 2020.

Questi requisiti infatti devono essere raggiunti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020.

In questo caso, puoi presentare la domanda u anno prima entro il 1° maggio 2019 e presentare dunque la documentazione necessaria all’Inps.

Ai fini del riconoscimento del diritto al pensionamento anticipato, devi inviare all’Istituto i documenti con i quali certifichi che lo svolgimento delle tue mansioni sono considerate usuranti e che queste siano state volte in un determinato periodo di tempo, secondo quanto stabilito dalla norma, e che sia riscontrabile tramite buste paga e libretti lavoro.

Questo però non vuol dire che tutti coloro che presentano domanda oltre questo termine non avranno diritto. Assolutamente NO!

Questi soggetti potranno andare in pensione allo stesso modo, ma in un periodo successivo. Quindi il rischio è quello di slittare la decorrenza dell’assegno.

Ad esempio, per un ritardo della presentazione inferiore o pari ad un mese vi sarà un differimento della decorrenza della pensione di un mese.

Se invece si parla di un ritardo superiore a 30 gg, ma inferiore a 90 gg, lo slittamento è di 60 gg.

La domanda deve essere presentata inviando tutti i documenti necessari alla competente struttura territoriale dell’Inps e lo si deve fare avvalendosi della procedura telematica presente all’interno del sito dell’Istituto.

In alternativa puoi sempre rivolgersi ad un patronato in modo da avere tutto il supporto – gratuito – di cui avete bisogno.

Ricorda inoltre che non si tratta di domanda di pensionamento! Si tratta solo di un semplice accertamento del diritto alla pensione agevolata.

La domanda di accesso alla pensione, deve essere prodotta in un momento successivo, ovvero quando l’Inps accerti il diritto al requisito.

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Sull'autore

Tommaso Piccinni

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