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Mutui a tasso variabile e legge di stabilità 2019: Arriva Euribor e Ester - BlogFinanza.com

Mutui a tasso variabile e legge di stabilità 2019: Arriva Euribor e Ester

Nel 2019 si attenderanno dei cambiamenti introdotti dalla legge di stabilità 2019  sui mutui a tasso variabile. Questo processo dovrebbe prendere il via verso la fine del 2019 quando entrerà in vigore il nuovo Euribor. Si tratta del tasso al quale sono indicizzati i mutui a tasso variabile che prevede dei cambiamenti a seguito dell’aggiornamento l’algoritmo di calcolo.

Ma quali sono le conseguenze per chi desidera stipulare un nuovo mutuo?

In questa guida cercheremo di analizzare bene questo argomento e di comprendere prima di tutto che cos’è l’EURIBOR.

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Mutui ed Euribor: cosa cambia?

Che cos’è l’Euribor?

Per definizione il tasso Euribor è considerato come un indicatore medio dei tassi di interesse impostato sulle transazioni finanziarie interbancarie. Lo possiamo anche considerare come una sorta di media degli interessi che le banche europee si chiedono l’un l’altra per prestarsi denaro.

Questo tasso viene anche utilizzato come base per determinare degli interessi di finanziamenti e dei mutui. Ad esempio il tasso a 12 mesi viene considerato come la base per il calcolo dei mutui a tasso variabile in Spagna. Invece quello a 3 mesi è considerato fondamento del calcolo per i mutui a tasso variabile italiani.

Come cambia l’Euribor a fine 2019?

Entro la fine di questo anno entrerà in vigore la nuova versione dell’Euribor. Questo calcolo del tasso fino ad oggi si basava su una sorta di media dei tassi che erano richiesti dal campione composto da una ventina di istituti bancari sparsi per l’Europa. Alla fine del 2019 sarà modificato al fine di garantire una maggiore trasparenza e aderenza alla situazione dei mercati.

Lo European Money markets Institute è stato il primo istituto ad annunciare che il calcolo del nuovo Euribor che si baserà su delle transazioni avvenute a seconda delle diverse scadenze.

Grazie anche all’inserimento di meccanismi correttivi atti a limitare la volatilità del nuovo indice si eviterà che l’Euribor sia troppo condizionato dall’andamento altalenante e pericoloso dei mercati ai quali verranno poi inseriti dei meccanismi di calcolo che conferiranno all’indice una maggiore stabilità.

Cosa cambia con il nuovo Euribor per i mutui?

Per tutti coloro che intenderanno stipulare un nuovo mutuo, con l’entrata in vigore del nuovo Euribor, si dovrà prendere in considerazione lo scarto tra il nuovo e il vecchio Euribor (era di meno di cinque punti base); si tratterebbe di un’entità che poco dovrebbe preoccupare i mutuatari.

In sostanza il nuovo Euribor è determinato dagli effettivi scambi di mercato e sarà probabilmente più soggetto a delle volatilità anche se non si pensa, almeno per il momento, ad un discostamento molto lontano dall’attuale rilevazione.

Se da una parte l’indice nuovo maggiormente soggetto all’andamento delle transazioni di mercato si potrebbe rivelare più volatile presentando delle maggiori oscillazioni. E’ anche vero però che i meccanismi di calcolo ideati per stabilizzarlo dovrebbero garantire una certa tranquillità.

E’ anche molto probabile che chi dovrà sottoscrivere un mutuo (poco dopo l’entrata in vigore del nuovo parametro) mostrerà una certa diffidenza nei confronti di un indice di cui non si hanno dati storici e prevedibilmente ci sarà un’impennata dei mutui a tasso fisso.

Eonia VS Ester

Oltre al cambiamento dell’Euribor, l’autunno 2019 prevede anche ulteriori cambiamenti. Verrà sostituito il tasso Eonia (l’attuale Euro overnight index average) con il tasso Ester, l’Euro short-term rate. Il tasso che ad oggi è utilizzato per valutare il costo degli scambi “overnight”, ovvero da un giorno all’altro, dei finanziamenti, verrà sostituito da un nuovo indicatore di breve termine: Ester.

Questo dovrebbe fungere da “paracadute” in caso di mancata rilevazione dell’Euribor, garantendo un agevole passaggio dal vecchio al nuovo calcolo. Entro il prossimo mese (Febbraio 2019) verrà sottoposto le ad osservazioni preliminari, di natura prettamente tecnica.

Occorrerà fissare anche le scadenze di rilevazione (una settimana, un mese, tre, sei e 12 mesi). A questo si aggiunge poi la correzione dei valori che al momento risultano inferiori a quelli dell’Eonia, cosa che potrebbe avere effetti sui finanziamenti.

Sulle aspettative relative all’andamento dell’Eonia (attualmente) ci sono poi le politiche in termini di spread bancari relativi a mutui e prestiti erogati.

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Sull'autore

Tommaso Piccinni

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