Quando il posto di lavoro non offre tutele, garanzie, continuità e prospettive di vita adeguate ne risentono tutte le sfere legate all’esistenza del soggetto. L’incertezza economica, infatti, attacca e corrode l’identità delle persone tanto che la sensazione maggiormente sentita non è solo di lavorare da precari ma anche di vivere da precari.
Vivere da precari costringe non solo a rimanere intrappolati nel presente ma anche a ridimensionare le aspettative personali. Questa è la condizione che molti giovani vivono. In tanti cercano, comunque, di costruirsi un futuro e cercano anche di acquistare una casa. Ottenere un prestito o un mutuo per l’acquisto della prima casa però è difficile perché non possono essere presentate le garanzie richieste dagli istituti di credito.
Un aiuto potrebbe arrivare dal Fondo di Garanzia istituito dal governo italiano nel 2011 che consente alle giovani coppie con un reddito sufficiente seppur di natura precaria, di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa, anche se prive delle garanzie abitualmente richieste. In realtà, diverse sono le critiche rivolte verso questo fondo a causa dei paletti molto stringenti ma sono in arrivo cinque interventi mirati per migliore e semplificare l’attuale regolamento:
1. verrà modificato il differenziale massimo sui mutui ammissibili alla garanzia del Fondo: i finanziamenti andranno sottoscritti con un tasso massimo non superiore al tasso effettivo globale medio sui mutui, pubblicato trimestralmente dall’Economia;
2. salterà il vincolo al possesso almeno per il 50% di un reddito da lavoro dipendente e a tempo indeterminato :
3. il reddito complessivo ai fini Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) salirà da 35.000 a 40mila euro e non dovrà almeno per la metà essere frutto di lavoro dipendente;
4. aumentano il limite dei metri quadrati: da 90 mq a 95 mq;
5. le banche e tutti i soggetti finanziatori, non potranno più chiedere ulteriori garanzie non assicurative ai giovani futuri mutuatari.
In attesa di queste misure è possibile rivolgersi ad alcuni istituti di credito che cercano di dare una speranza ai giovani under 30/35 concedendo finanziamenti ipotecari per acquistare la prima casa. Oggi vogliamo approfondire l’offerta del gruppo Intesa San Paolo.
“Superflash Mutuo Domus” è un mutuo flessibile pensato apposta per i giovani dal Gruppo Intesa San Paolo. È un prodotto rivolto ai giovani tra 18 e 35 anni non ancora compiuti che possono scegliere tra il tasso fisso ed il variabili. In base alla scelta, però, cambia la durata del piano di ammortamento: il mutuo a tasso fisso può durare dai 10 ai 40 anni mentre quello variabile dai 10 ai 30.
I destinatari possono essere anche i giovani che si trovano nella condizione di lavoratori atipici. In questo caso devono avere un contratto di lavoro già in essere da almeno sei mesi e con una durata residua di almeno 4 mesi. Devono inoltre, aver lavorato almeno 18 mesi negli ultimi 24 mesi ed avere la residenza in Italia da almeno 2 anni. In questo caso, senza costi aggiuntivi, il mutuo è assistito dalla “Polizza Lavoratori Atipici” di durata decennale.
In caso di difficoltà l’offerta Superflash va incontro al mutuatario. È prevista, infatti, l’opzione “Sospensione Rata” che permette di interrompere fino ad un massimo di tre volte il pagamento del mutuo al sopraggiungere di condizioni problematiche e, l’opzione “Flessibilità Durata che consente di modificare la durata del mutuo adeguando l’importo delle rate.
Mutuo Domus Superflash non prevede il pagamento delle spese di istruttoria e di incasso rata.
Questa è una delle offerte previste dalle banche ma per i giovani sposati o conviventi o single con un figlio minorenne ed un reddito annuo massimo di 35 mila euro un aiuto potrebbe arrivare dal Fondo di Garanzia istituito dal governo italiano nel 2011.
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