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Prestiti per la scuola, l'allarme di Altroconsumo: "Attenzione al Taeg" - BlogFinanza.com

Prestiti per la scuola, l’allarme di Altroconsumo: “Attenzione al Taeg”

Altroconsumo, visto il dilagante ricorso ai prestiti per finanziare le spese scolastiche, lancia un’allarme: occhio al Taeg nei prestiti che le banche offrono per la scuola. Inoltre, l’associazione, chiede ai consumatori di valutare anche la presenza, o meno, di una polizza. Solamente due su sei sono i prodotti a tasso zero trovati con questa indagine.

“Abbiamo trovato due offerte a ‘vero’ tasso zero (Banca delle Marche e Banco Popolare). Le altre, pur pubblicizzandolo, hanno poi un taeg diverso dallo zero per la copertura delle spese“.

Il Taeg, in particolare, può variare dal 3,66% di Banca Popolare dell’Emilia Romagna al 7,126% di Banca Popolare di Milano, fino all’11,75% di Poste Italiane. La Banca Popolare di Vicenza propone il prestito a un Taeg calcolato dall’associazione in 1,104%, ma richiede la presenza di conto corrente nella banca con accredito dello stipendio e addebito diretto di due utenze.

Nel calcolo del Taeg, qualora la si dovesse pagare, andrebbe inserita l’imposta di bollo pari a 14,62 euro per prestiti fino a 18 mesi di durata, che diventa imposta sostitutiva dello 0,25% del capitale erogato per durate superiori. Infine ci sono altre spese da tenere in considerazione e che variano da banca a banca: imposta di bollo, spese di istruttoria, incasso rata, invio di comunicazioni, interessi.

Per quanto riguarda la polizza, Altroconsumo spiega perchè la pratica è di fondamentale importanza:
“La banca non può essere beneficiaria della polizza che vende. Per questo se ve ne propone una, fate attenzione a questo particolare. Se poi, per concedervi il prestito, l’istituto di credito vi obbliga ad avere una polizza vita deve consegnarvi due preventivi di due compagnie a cui non è legato da accordi commerciali”.

E ancora: “Entro 10 giorni lavorativi, però, potete cercare altrove una copertura, che la banca deve accettare obbligatoriamente. In tutte le offerte che abbiamo analizzato, comunque, la polizza vita era facoltativa, o almeno così risulta dai siti delle banche. In generale, visto il capitale ridotto e la durata minima del prestito, una polizza vita è da sconsigliare”.

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Sull'autore

Luca M.

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