Oggi facciamo un breve riassunto delle caratteristiche principali del prestito personale. Come abbiamo già detto nei precedenti post, il prestito personale è un credito al consumo che prevede il finanziamento di una certa somma di denaro ad un tasso di interesse che risulta essere fisso per l’intera durata del piano di ammortamento.
Il prestito personale fa parte dei prestiti non finalizzati: operazioni di finanziamento che non sono collegate automaticamente all’acquisto di uno specifico bene e/o servizio.
Iniziamo a parlare del contratto; il contratto di un prestito personale è disciplinato per legge ed, obbligatoriamente, deve tenere in considerazione diversi elementi. Tra questi troviamo il tasso di interesse praticato, il prezzo e le relative condizioni, l’ammontare del finanziamento e le modalità di concessione dei soldi, il Taeg ed il Tan, le garanzie eventualmente richieste e ogni altro onere che potrebbe gravare sul richiedente.
Cosa succede però se non si riesce a pagare una rata? Immediatamente si diventa inadempienti nei confronti dell’istituto di credito o della banca che ha erogato le somme di denaro. Questa situazione porta, molto spesso, a spiacevoli conseguenze: innanzitutto gli interessi da pagare subiscono un aumento a causa della presenza della mora, si rischia poi di venire inseriti nelle ‘black list’ dei cattivi pagatori. Il risultato, qualora peggiorasse la situazione, è il peggioramento della disciplina creditizia del richiedente che, comporta, una maggiore difficoltà futura nel chiedere nuovi finanziamenti.
C’è poi la possibilità, per i richiedenti, di eseguire l’estinzione anticipata. Ciò è sempre possibile secondo la legge. Il cliente che decide di estinguere anticipatamente il debito verrà chiesta una penale che, per legge, non può superare l’1% dell’importo finanziato.
Prestito personale che, però, per poterlo ricevere è necessario soddisfare alcuni criteri particolari. Tra questi possiamo menzionare i seguenti:
– Politiche di rischio: dipende da istituto ad istituto; questi dati sono lo strumento che porta l’istituto erogante le somme di mantenere le insolvenze al di sotto di un certo livello;
– Livello di reddito: l’accettazione della richiesta di prestito è subordinata alla valutazione economico-reddituale del richiedente. Su questo valore sarà modellata la rata di rimborso;
– Affidabilità creditizia: gli istituti, in questo caso, vanno a stimare il rischio connesso a ciascuna richiesta, anche sulla base delle informazioni risultanti presso la Centrale Rischi.
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