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E' boom di richieste di Finanziamenti online - BlogFinanza.com

E’ boom di richieste di Finanziamenti online

In Italia, grazie al successo dell’e-commerce, è in continuo aumento il numero degli acquisti online e allo stesso tempo anche quello dei finanziamenti online.

Nell’anno 2008 gli italiano hanno fatto acquisti su Internet per un valore che ha superato 6 miliardi di euro, con un aumento di oltre il 20% rispetto all’anno precedente.

Insieme agli acquisti cresce il numero di richieste di finanziamenti online.

Tra gli italiani si sta facendo sempre più strada un nuovo sistema di pagamento a rate per gli acquisti online relativi anche a beni materiali che possono essere particolarmente costosi.

Diversi istituti di credito hanno già approfittato di questa nuova tendenza offrendo ai clienti proposte adatte al commercio elettronico.

Primi fra tutti Agos e Consel, le cui proposte di pagamento a rate sono adottate dalla maggior parte dei negozi virtuali su internet.

Prima di acquistare su internet però fate molta attenzione alla trasparenza delle rate e dei tassi che vi vengono proposti.

Un’indagine effettuata da Hc ha rilevato, infatti, che su 15 siti che propongono questa possibilità di pagamento, solo 6 mostrano in maniera chiara e precisa tutti i documenti informativi.

Questi sei negozi online hanno pubblicato una pagina dove è spiegato nei dettagli come funziona il finanziamento ed i link ai documenti ufficiali rilasciati dalla stessa finanziaria.

Si tratta del foglio analitico, dei modelli di contratto e di altri testi da consultare per conoscere i valori massimi di taeg e tan, le clausole contrattuali, le altre spese connesse alla rateizzazione.
Per poter leggere questi dati non è necessario essere registrati al sito nè acquistare alcun prodotto.
Quindi chiunque ha diritto di informarsi prima di andare avanti ed effettuare qualsiasi operazione di finanziamento.

Il premio per la migliore politica di trasparenza secondo noi spetta a Consel, in quanto i 6 siti su cui sono pubblicati tutti i dettagli ed i dati del pagamento a rate si appoggiano ad essa.

In 9 casi esaminati invece le condizioni non sono state molto trasparenti. Uno dei negozi online ad esempio offre un numero di telefono da contattare se si vuole procedere ad un finanziamento per acquistare a rate senza neanche un cenno all’istituto di credito al quale si appoggia. Tre negozi virtuali invece danno informazioni confuse elencando solo tag e taen e rimandando in modo generico alle condizioni del finanziamento, al sito dell’istituto che eroga il prestito.
Infine gli ultimi 5 si limitano a descrivere in modo piuttosto generico in cosa consiste un pagamento rateale e pretendono che il cliente termini la procedura di acquisto o di ordine del prodotto per venire a conoscenza delle condizioni.

Quest’ultime situazioni mettono il cliente nella condizione di acquistare prima il prodotto e solo dopo aver effettuato l’acquisto di capire come debba essere onorato il debito.

In questo caso l’obbligo per il cliente di pagare arriva solo dopo che l’operazione di richiesta del finanziamento è già avanzata: una volta controllate le condizioni reali, il consumatore può sempre ancora decidere di abbandonare il negozio senza essersi impegnato a pagare.
In questo modo può almeno evitare una spesa indesiderata, ma non possono essergli restituiti il tempo e il denaro perduti nel compilare e spedire moduli, né i dati che avrà fornito per registrarsi al sito.
Quando il cliente poi è un navigatore un po’ sprovveduto, magari ai primi acquisti online, a volte non sa di potersi “ritirare” o quando farlo e finisce col proseguire le pratiche di acquisto a rate.

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Sull'autore

Luca M.

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