Secondo Scenari Immobiliari, che ha pubblicato uno studio sulla capacità di acquistare casa di una famiglia media italiana in base al reddito e a fronte di un mutuo trentennale, la rata del mutuo non dovrebbe superare un terzo del guadagno netto mensile.
Con 2000 euro al mese si possono acquistare solo 35 metri quadrati di casa a Milano mentre a Catanzaro addirittura il triplo!
Inizia la fuga dalle metropoli per acquistare una casa quindi. A meno che non si ha a disposizione un reddito alto è meglio scegliere un piccolo o medio centro per acquistare una casa.
Nelle grandi città per effetto dell’aumento dei tassi di interesse sui mutui e dell’incremento delle quotazioni immobiliari diventa sempre più difficile acquistare un’abitazione, nelle piccole città o paesi invece la compravendita di una casa non è un più un miraggio ma una realtà concreta.
Ad esempio, alla periferia di Roma con un mutuo di 85.000 euro si può acquistare solo una stanza di 24 metri quadrati, mentre a Ragusa la casa diventa di circa 90 metri quadrati.
Con lo stesso identico finanziamento, il taglio della casa acquistabile a Parma diventa di una quarantina di metri quadrati che raddoppiano a Brindisi diventando 80 metri quadrati.
Chi guadagna uno stipendio medio di duemila euro al mese può sperare di accedere ad un mutuo del valore di 112 mila euro ma anche in questo caso le differenze di un potenziale acquisto a seconda della città che si sceglie sono notevoli. Infatti è possibile acquistare una casa di soli 35 metri quadrati a Roma, Milano o Venezia; venti metri quadri in più a Vicenza o Salerno mentre addirittura oltre cento metri quadrati di casa in un capoluogo di provincia del Sud.
Questo è il risultato di un’indagine realizzata da “Scenari Immobiliari” che ha voluto mettere a confronto le rate di mutuo ottenibili dai potenziali acquirenti basandosi sul loro reddito e i metri quadrati di casa acquistabili con il finanziamento immobiliare nelle periferie di tutti i capoluoghi di provincia.
Come regola generale, la rata di un mutuo non dovrebbe mai superare un terzo del reddito netto mensile di chi accende un mutuo.
Sono state ipotizzate quattro categorie reddituali per ottenere l’importo di un mutuo trentennale “sostenibile” a tasso fisso (6,15%).
In concreto, con un reddito netto mensile di 1.500 euro la banca erogherà un mutuo di 85.000 euro con una rata mensile di 518 euro.
Se il reddito è di 2.000 euro, il mutuo risulterà più consistente e potrà arrivare a 112.000 euro a fronte i una rata mensile di 682 euro.
Con redditi netti mensili più alti ossia di circa 2.500 e 3.200 euro si potranno ottenere finanziamenti
rispettivamente di 138.000 e 175.000 euro.
Bisogna considerare che molto raramente il finanziamento arriva a coprire il 100% del costo dell’abitazione.
Con un mutuo da 138.000 euro aumenta, ovviamente, la grandezza delle case che si possono
acquistare. Ad esempio, a Milano si può optare per un mini-appartamento di 42 metri quadrati. Se poi ci spostiamo ad Aosta, la casa guadagna una stanza.
A Ravenna, la misura dell’appartamento raddoppia a circa 84 metri quadri, per triplicare addirittura ad Agrigento dove supera i 120 metri quadrati.
Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari, spiega come “La mappa delle possibilità di investimento con diverse cifre di acquisto non è solo lo specchio del mercato immobiliare, ma anche dell’economia del Paese. In fondo a questa classifica troviamo, infatti, molti capoluoghi del Sud”.
La necessità di avere la disponibilità di una parte anche consistente del costo dell’immobile per rendere i metri quadrati acquistabili “abitabili” risulta evidente per le città a prezzi “salati”.
A Bolzano, dove i prezzi delle case risultano elevati a causa della scarsità dell’offerta, con 138.000 euro si può acquistare solo un monolocale di appena 46 metri quadrati. E per un’abitazione di 58
metri quadrati, l’interessato dovrà avere anche una disponibilità liquida di almeno 37.000 euro.
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