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Boom di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari - BlogFinanza.com

Boom di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari

Aumentano ancora i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari legati all’impossibilità di riuscire a pagare le rate del mutuo. Nello scorso anno infatti i pignoramenti sono aumentati in media del 20% nelle piccole e grandi città.
A renderlo noto sono state le associazioni in difesa dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori, che hanno lanciato un vero e proprio grido di allarme sul incremento di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari nei tribunali italiani.
Secondo i dati ufficiali sui pignoramenti immobiliari registrati nel 2006 e quelli stimati nel 2007 e in base alle informazioni raccolte nei tribunali si nota come le città italiane con le più alte percentuali sono l’Aquila (41%) e Lecce (35%).
Ma le percentuali dei pignoramenti restano sempre a due cifre anche per Milano (22%), Roma e Perugia (21%), Monza e Firenze (25%), Como (26%), Mantova (18%), Rovigo e Padova (19%), Venezia (28%), Macerata (27%), Napoli (29%), Bari, Brescia e Torino (24%) e Verona (22%).
Secondo le associazioni dei consumatori, il grave deterioramento del credito e il rischio di insolvenza riguarda 3,2 milioni di famiglie indebitate a tasso variabile che tra crisi della quarta settimana e caro-rate non ce la fanno più a ripagare mutui e prestiti.
E i numeri lo confermano. Come emerge dall’ultimo rapporto annuale dell?Istat, il 13% delle famiglie italiane ha un mutuo e paga una rata di 559 euro al mese in media. Ma l’istituto di statistica riscontra anche un andamento in aumento non solo per la percentuale di famiglie che si è fatta carico di un mutuo per comprare casa (era il 12% nel 2004) ma anche per la rata, lievitata di quasi 100 euro in due anni.
Benzina sul fuoco se si aggiungono le parole annunciate dal presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, che non ha escluso un aumento del costo del denaro dal 4% al 4,25% per il prossimo mese. Una manovra che secondo il numero uno dell’Eurotower servirà a fronteggiare la minaccia dell’inflazione. Anche se nel breve termine la conseguenza più immediata sarà di alzare ancora un pò le rate dei mutui a tasso variabile.

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Sull'autore

Luca M.

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