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Caro Mutui aumentano pignoramenti e ipoteche - BlogFinanza.com

Caro Mutui aumentano pignoramenti e ipoteche

Il numero di pignoramenti, ipoteche ed esecuzioni immobiliari è in continua crescita in Italia e dovrebbe arrivare entro la fine del 2007 al 19% in più rispetto all’anno precedente.
Questa in sintesi è la denuncia contenuta in un documento pubblicato da Adusbef, l’associazione italiana dei consumatori specializzata nella difesa degli utenti dei servizi bancari e finanziari, dove viene annunciato che la crisi dei mutui subprime americani non ha messo in ginocchio solo i cittadini americani ma anche quelli europei e italiani molto più esposti al rialzo dei tassi.
Adusbef ha preso in analisi tutti i dati ufficiali forniti da otto tribunali di città del centro-nord, compresi Roma e Milano e ha notato che già fino ad agosto sono stati in netto aumento i pignoramenti di case e abitazioni. Se l’andamento dovesse essere confermato anche nell’ultima parte dell’anno, si andrebbe dal +27% di Macerata al +16% di Venezia, mentre Roma e Milano salirebbero rispettivamente del 21 e del 22%.
Questa per ora è solo una stima empirica ma anche i tribunali vanno denunciando da qualche anno l’aggravarsi di questa situazione: il livello di indebitamento degli italiani sta aumentando a livelli pericolosi. E l’indebitamento per la casa è sicuramente quello che pesa di più. Secondo dati di Assoedilizia, i mutui immobiliari coprono l’8% del valore del patrimonio residenziale e il 15% del totale delle abitazioni; con la cifra complessiva di 250 miliardi di euro rappresentano il 17% del Pil.
Il presidente di Adusbef Elio Lannutti chiama si rivolge alle banche e dice: “Questo non accadrebbe se molti italiani non fossero stati costretti a sottoscrivere mutui a tasso variabile quando i tassi di interesse erano ai minimi storici”. I mutui a tasso variabile erogati in Italia sono pari al 91% del totale, sempre secondo Adusbef, mentre nel resto dell’Europa sono il 50%. A sostegno, Lannutti cita dati elaborati dal centro studi Nomisma, secondo cui sarebbero 3,6 milioni le famiglie italiane in difficoltà per il caro casa: di questi 1,7 milioni avrebbero problemi per pagare l’affitto, gli altri 1,9 milioni la rata del mutuo.
Le banche e gli istituti di credito però non ci stanno a sentirsi incolpati e secondo Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, “quelle dell’Adusbef sono cifre a noi ignote, che non hanno alcuna relazione con i tassi di interesse sui mutui. Di recente, un’indagine rapida del centro studi dell’Abi, su un campione rappresentativo del 90% delle banche italiane, aveva rilevato
che il livello di rate non pagate si aggira intorno all’1% del totale erogato”.
Abi mette in dubbio anche la veridicità della ricerca dell’associazione dei consumatori dicendo che “bisogna tenere conto che in Italia i tempi per le esecuzioni forzose in caso di insolvenza vanno dai 2 ai sette anni, di conseguenza, i dati dell’Adusbef si riferirebbero come minimo a procedure avviate nel 2005”.
A supporto della denuncia dei consumatori sono invece intervenuti esponenti politici della sinistra. Per il ministro all’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio “l’allarme lanciato da Adusbef non è da sottovalutare”, mentre il vicepresidente di Rifondazione Comunista al Senato Tommaso Sodano e il presidente Giovanni Russo Spena chiedono che in Finanziaria “ci siano gli strumenti per intervenire
sulle banche e mettere in moto meccanismi di protezione per le famiglie”

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Sull'autore

Luca M.

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