Analizzando i mercati finanziari possiamo notare come i titoli francesi presentano uno spread più basso rispetto a quelli Italiani. Ma come è possibile?
Se analizziamo alcuni dati macroeconomici possiamo notare che la Francia a ben vedere non gode di ottima salute, anzi è messa molto peggio rispetto all’Italia.
A questo punto verrebbe da chiedersi: come mai in UE si parla sempre di debito Italiano e mai di quello francese considerando che la Francia sta messa peggio dell’Italia?
Ancora una volta possiamo dire che i francesi ci hanno beffato…

Italia vs Francia
Non è facile comprendere quanto sta succedendo. Per altro sappiamo bene che tra Italia e Francia, da sempre vi è un infinito odio-amore.
Gli italiani nutrono nei confronti dei cugini d’Oltralpe un’indiscutibile rivalità. Questo lo si riscontra in tutti i settori, dai vini alla gastronomia, al calcio al ciclismo, al cinema, alla moda, al lusso, all’arte e che più ne ha più ne metta.
Però vi è un elemento da considerare: Lo spread!
Si tratta di un termine che in diverse occasioni ne abbiamo parlato. Si tratta di un termine che ogni volta che viene pronunciato fa impazzire i mercati.
In parole povere definiamo con il termine spread “il termometro che misura il rischio di un Paese, percepito dagli investitori.
Più è alto e più i mercati finanziari hanno paura che uno Stato non riuscirà a far fronte ai suoi oneri.
Ecco spiegato il motivo per il quale l’Italia subisce un effetto devastante sui mercati rispetto alla Francia nonostante il debito pubblico è minore.
In breve, considerando che lo spread della Francia sta a 40 punti base rispetto al Bund tedesco mentre il nostro si attesta intorno ai 250 punti base, la domanda sorge spontanea: Perché?
Cercheremo di rispondere a tutti i perché analizzando e confrontando l’Italia e la Francia in base agli aspetti macroeconomici determinanti per lo spread.
Debito pubblico
In merito al debito pubblico possiamo dire che quello francese cresce di più di quello italiano! Attenzione a questa differenza:
- Il debito pubblico italiano è più alto di quello francese (131% contro il 98,7% rispetto al Pil).
Se però analizziamo gli ultimi venti anni possiamo notare che il debito pubblico francese è cresciuto ad un ritmo più elevato rispetto a quello italiano.
- La Francia è passata da un debito del 61,3% al 98,7%, con un incremento del 60%.
- In Italia il debito pubblico italiano è aumentato dal 110% al 131% del Pil facendo registrare un incremento del 18%.
Bilancio dello Stato
Altra nota dolente è il Bilancio dello Stato. Anche in questo caso, possiamo notare che l’Italia è in avanzo mentre la Francia è in perenne disavanzo.
In sostanza la differenza tra le entrate (il cosiddetto gettito fiscale) e le uscite (ovvero le spesa pubblica al netto degli interessi sul debito) costituiscono l’avanzo primario di uno Stato.
Attenzione ad un particolare!
A differenza dello stato Italiano, lo stato Francese riesce a spendere molto più di quanto incassa facendo registrare ampi disavanzi primari.
L’ingerenza statale nell’economia è più forte in Francia (56% di spesa pubblica sul Pil), rispetto all’Italia (48%).
Si deve ricordare anche che l’Italia, a differenza di tutti gli altri paesi dell’UE negli ultimi venticinque anni ha sempre mantenuto un avanzo primario eccezione fatta per il 2009.
Bilancia commerciale
L’export italiano galoppa! Quello francese … Arranca!
Analizzando questi dati, possiamo notare come il commercio internazionale sia dominato per la maggiore dall’Italia, la quale presenta una condizione di salute migliore rispetto a quella francese.
Ad esempio, analizzando gli ultimi 4 anni, possiamo notare come le esportazioni nette italiane hanno fatto registrare un surplus commerciale record per circa 200 miliardi di euro.
La Francia?
I cugini, invece, hanno importato più di quanto riescono ad esportare: circa 80 miliardi di euro.
Da dieci anni a questa parte la Francia ha sempre registrato un deficit commerciale.
Se poi si considerano gli scambi bilaterali tra Italia e Francia, possiamo notare come il bilancio netto è positivo per 10 miliardi di euro.
Potremmo dire che l’Italia si è presa una bella rivincita! Una soddisfazione senza precedenti per tutto il nostro Made in Italy!
Politica
A tutto questo possiamo poi aggiungere un ultimo elemento: il rischio politico.
Analizzando bene la situazione Italiana con quella francese, possiamo notare come in quest’ultima regione, la situazione non appare per nulla tranquilla.
Ad esempio le ondata di proteste dei “gillet gialli”, hanno messo in ginocchio Parigi!
Come sappiamo, la Francia è in queste ore nelle condizioni di invoca un maggiore intervento del governo al fine di sedare le proteste, ma tutto questo comporterebbe un aggravio del bilancio pubblico transalpino.
Ora, sulla base delle analisi condotte, sembra veramente assurdo e per altro incomprensibile come all’Ue importi meno la questione Francese di quella Italiana.
Non è possibile per gli Italiani che venga accettato un atteggiamento di questo tipo. Nonostante tutto quello che sta succedendo ed i dati allarmanti, lo spread della Francia è più basso di quello dell’Italia.
Per chi non lo ricordasse, la questione Spread è molto importante in quanto esso comporta una maggiore spesa per interessi annuale (spread alto), ovvero un maggior dispendio di risorse pubbliche che invece potrebbero essere impiegate per beni e servizi da destinare alla collettività o anche solo per ridurre la pressione fiscale.
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