Come sempre le polemiche sulla riforma della giustizia non si placano.

Matteo Salvini vice premier e ministro dell’Interno nel governo giallo verde
Le parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini
La riforma c’è nel programma di governo ma non si fa a colpi di emendamenti in commissione. Io sono d’accordo che la giustizia vada riformata, non vorrei dei processi che non finiscono mai. Con i corrotti e i corruttori andrei giù con il martello pneumatico.
Valutiamo bene il fatto che i processi non vadano avanti dieci anni perché sono indegni di un paese civile.
Le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Giancarlo Giorgetti
Non mi intendo di diritto penale, ma non credo che sia nei termini proposti dai relatori della legge. Ci sarà una discussione. Bonafede si confronterà con i nostri esperti, non c’è dubbio. E troveremo una soluzione.
Rivolgendosi al M5S afferma:
L’alleanza, come ho spiegato, si basa sulla fiducia reciproca. Se iniziamo a pensare ai sondaggi, ai giornalisti all’ancien régime che vuole farci litigare per farci cadere, allora finisce male. Sta a noi evitare che accada.
In realtà io e Matteo siamo molto preoccupati dai sondaggi sulla Lega. Perché li riteniamo un po’ gonfiati. E poi perché rischiano non solo di dare alla testa agli alleati, ma anche di provocare un’ubriacatura tra qualcuno dei nostri.
Riccardo Fraccaro (M5S)
La vera bomba sui processi è l’impunità. La riforma della prescrizione è una misura di civiltà, la prevede il contratto di Governo e la chiedono i cittadini. Non si può negare la giustizia perché a un certo punto arriva la scadenza, vogliamo sanare un vulnus tipico del nostro ordinamento.
Per questo prevediamo pure l’incremento del personale della giustizia. Garantire la certezza del diritto è interesse comune. Sono convito che tutti si persuaderanno.
E’ un impegno scritto nel contratto di Governo che tutti siamo chiamati a rispettare.
E’ ovvio che ci siano sensibilità diverse e gli emendamenti sono il frutto di questo, non voglio entrare nelle dinamiche interne alla Lega, ma come avvenuto per altri provvedimenti quali il decreto sicurezza, saranno approvate solo le proposte condivise. Sulla trasparenza e la lotta alla corruzione non arretriamo di un millimetro.
È urgente garantire che lo Stato possa rendere giustizia ai cittadini. Tragedie come quella di Viareggio non possono restare impunite, sono già cadute in prescrizione due accuse. Dare un nome e un volto ai colpevoli dei reati è un’esigenza prioritaria e imprescindibile.
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