Ancora una volta tensioni tra il centro destra il leader della lega e il movimento 5 stelle.
alla fine del secondo round di consultazioni si attende la riunione della direzione del Pd fissata per il 3 maggio.

Da sinistra Matteo Salvini e Luigi Di Maio nella parte destra
Nel centro destra intanto si alza la tensione, con Matteo Salvini che fa un nuovo appello al dialogo a Di Maio:
La mia parola vale più delle ambizioni di Di Maio. Io non riuscirei a fare quello che fa Di Maio un giorno parla con la Lega e il giorno dopo parla con il Pd. Io rispetto gli elettori. Spero che Di Maio faccia un bagno di umiltà e torni a sedersi al tavolo del Centrodestra.
Se dovessi scommettere un euro scommetterei su un governo che rispetti il voto del 4 marzo quindi con centrodestra e 5 stelle.
Se così non fosse: elezioni, anche prima di ottobre.
Anche con la legge elettorale invariata il centrodestra vincerebbe.
Tanto lo sanno tutti che Renzi e Di Maio non c’azzeccano l’uno con l’altro.
Il leader del Carroccio ha comunque ribadito in mattinata la fedeltà al centrodestra.
Sono storie inventate da chi ha interesse a inventarle. I giornali di oggi dicono che lunedì lascerò Berlusconi?
Capisco perché vendano sempre di meno.
Non è vero che accadrà.
Non vedo perché dovrei cambiare idea ogni quarto d’ora: non faccio come Renzi o Di Maio.
Mi presento alle elezioni con una squadra e vado avanti con quella squadra.
Lasciare Berlusconi non è l’unica strada per fare il governo.
La mia posizione non cambia!
Il mio programma è in linea con tutto il centro destra che per altro ha vinto sulla base di un programma comune e siamo ben disponibili a dialogare con i secondi arrivati ma non coi terzi.
Se Mattarella regala agli italiani una settimana di telenovella su Renzi e Di Maio non so cosa possono scrivere i giornali per una settimana! queste le parole ultime di Matteo Salvini prima di congedarsi.
La replica di Luigi Di Maio
Non mi sento assolutamente minacciato!
Ognuno è libero di scrivere o raccontare quello che vuole: non penso che in Italia ci siano rischi di questo tipo.
Le percentuali di un governo tra Pd e Cinquestelle sono pari a zero.
E’ un accordo contro natura e soprattutto una presa in giro agli italiani!
Fossi un elettore dei Cinquestelle avrei o problemi o vergogna: però ognuno fa le proprie scelte!
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