Il governo? Deve rispettare la volontà degli elettori! Sono queste le parole di sconcerto all’interno del centrodestra. Per Martina l’unione tra M5s e Centrodestra altro non sarà se non un festival dell’irrealtà!
E’ scontro dunque nel centrodestra. A seguito del vertice ad Arcore, Matteo Salvini avrebbe ribadito di non essere disponibile a ricevere un incarico senza essere certo di avere prima una maggioranza chiara in Parlamento.

A sinistra il leader del Movimento 5 stelle: Luigi di Maio. A destra il leader della Lega Matteo Salvini
Questo è al momento quanto riferito da fonti vicine alla Lega, sottolineando pertanto che Salvini non intende andare alle Camere alla ricerca di voti.
“In settimana continuerò a dialogare con altri (a cominciare da Di Maio) l’unica cosa che escludo è di fare un governo insieme al PD, che ha fatto disastri negli ultimi sei anni.
Se ci saranno i numeri per governare sarò orgoglioso di farlo, altrimenti meglio tornare ad ascoltare gli italiani”, afferma Matteo Salvini.
Per quanto riguarda invece la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni intervistata da Barbara D’Urso a ‘Domenica Live’ su Canale 5, queste sono le sue parole:
“Spero che nessuno voglia perdere tempo o tirare a campare”.
“E’ al centrodestra che spetta mettere in piedi un governo.
I numeri? Si cercano.
Rispetto a chi tenta di spaccare la coalizione noi diciamo che il premier deve essere espressione del centrodestra, la coalizione deve rimanere compatta, in perfetta armonia, il programma è il nostro.
Su questo chiediamo l’incarico e vediamo chi ci sta in Parlamento, con il Pd ho più difficoltà”.
La replica di Luigi Di Maio
Vedo che la Lega ha promesso il cambiamento, ma preferisce tenersi stretto Berlusconi e condannarsi all’irrilevanza.
Adesso per completare l’opera, consiglio a Salvini di chiedere l’incarico di Governo al Presidente Mattarella e di dimostrare come possa governare con il 37%.
Da noi la grande ammucchiata non avrà un solo voto.
In pratica quello che ne è uscito fuori è che Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni nel vertice hanno concordato una linea comune da sottoporre a Mattarella.
I tre leader rivendicano la seguente necessità:
dopo anni di governi nati da giochi di palazzo, il prossimo esecutivo sia rispettoso della volontà espressa dai cittadini nelle elezioni dello scorso quattro marzo.
Quasi il 40 per cento degli italiani ha scelto di dare la propria fiducia ai partiti del centrodestra ai quali oggi spetta, indubbiamente, il compito di formare il governo.
Le condizioni del centro destra
Berlusconi, Salvini e Meloni pongono al momento 3 condizioni:
- un premier espressione dei partiti di centrodestra,
- l’unità della coazione
- il rispetto dei principali punti del programma sottoscritto prima del voto che sono:
- taglio delle tasse
- incentivi al lavoro
- il blocco dell’immigrazione clandestina
- garanzie per la sicurezza dei cittadini
- sostegno alle famiglie.
Ipotesi terzo premier?
Anche questa idea spunta e su di un eventuale nome per la premiership credo sia giusto che tutti i protagonisti comincino a ragionarci.
Almeno questo è quanto auspicato da Matteo Salvini che però ha già spiegato di essere pronto a un segnale di responsabilità.
Ad Ivrea invece, a casa di Casaleggio, si è tenuto il vertice M5S con Grillo e Di Maio.
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