Ore decisive queste ultime per trovare un accordo sul futuro del prossimo governo. Intanto il M5s afferma: noi non votiamo i condannati!
Sul nome del capogruppo al Senato di Fi sarebbe compatta ma sul piatto ci sarebbe anche quello della Bernini!
In queste ultime ore assisteremo alle mosse decisive in vista della partita per la presidenza delle Camere che si apre venerdì.

A sinistra il leader del Movimento 5 stelle: Luigi di Maio. A destra il leader della Lega Matteo Salvini
In questo momento il centrodestra in un vertice a Palazzo Grazioli sancisce proprio l’accordo per cui la presidenza di Palazzo Madama spetta a Forza Italia ovvero al primo gruppo della coalizione di centrodestra.
Al movimento 5 stelle invece spetta la Camera. Dal vertice emerge anche la candidatura possibile del leghista per la regione Friuli Venezia Giulia con Massimiliano Fedriga.
Intanto Silvio Berlusconi in una riunione dello stato maggiore azzurro prima ancora del vertice con Meloni e Salvini avrebbe insistito sul nome di Paolo Romani.
Su questo nome, però non si esprime il M5s a causa di una condanna per peculato dell’azzurro anche se, ha precisato lui nei giorni scorsi, “la Cassazione ha chiesto alla Corte d’Appello di riconsiderare” la sentenza.
Per il movimento 5 stelle, non ci sono trattative in corso. Esso ribadisce la line anche dopo il vertice:
“Vogliamo dare il via a questa legislatura – dice la capogruppo M5s al Senato Giulia Grillo – e per questo ci siamo confrontati e continueremo a farlo con tutte le forze politiche. Allo stesso tempo però non veniamo meno ai nostri principi, per cui non voteremo persone indagate o sotto processo. Gli italiani hanno bisogno di risposte ai loro problemi, concentriamoci su quello”.
Salvini invece replica:
“Devono esserci nomi e cognomi condivisi da tutti. Ogni partito può avere nomi e cognomi condivisi da tutti”.
Sul nome di Romani, in ogni caso, non sarebbe il solo nome sul tavolo dopo la riunione. Infatti nella rosa ci sarebbe anche quello di Anna Maria Bernini, ovvero la vice presidente dei senatori nella passata legislatura.
Anche Giorgia Meloni si dice concorde nella scelta di un candidato di Forza Italia per la presidenza di palazzo Madama.
In merito invece al leader della Lega, i presenti alla riunione hanno evidenziato come il segretario del Carroccio sia assolutamente determinato nel voler essere il presidente del Consiglio della coalizione di centrodestra.
LA NOTA AL TERMINE DELLA RIUNIONE DI FORZA ITALIA
Il centrodestra propone ai capi gruppi parlamentari un comune percorso istituzionale che consenta alla coalizione vincente (il centrodestra) di esprimere il presidente del Senato e al primo gruppo parlamentare M5S il presidente della Camera.
A tal fine anche per concordare i nomi i leader del centrodestra invitano le altre forze politiche ad un incontro congiunto domani.
Intanto il Pd, che stasera si riunirà, va all’attacco e fa sapere che non parteciperà a incontri con il centrodestra. “Il Pd non può partecipare a incontri i cui esiti sono già scritti.
Se c’è già un accordo sulle presidenze da parte di qualcuno è bene che chi l’ha fatto se ne assuma tutta la responsabilità.
E’ quanto si legge in una nota del Partito democratico, con riferimento alla proposta del centrodestra di un incontro domani con tutti i partiti sulla presidenza delle Camere.
Berlusconi infine interviene:
Dopo il no del Pd dell’indisponibilità del Partito Democratico a partecipare all’incontro istituzionale di domani, riafferma l’esigenza di un incontro congiunto con la partecipazione dei leader di tutte le forze politiche, unici che possano garantire il rispetto di ogni eventuale accordo per l’individuazione delle candidature per la Presidenza di Camera e Senato e per gli uffici di Presidenza.
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