Ancora una volta Silvio Berlusconi torna a parlare di ripresa economica dell’Italia e rilancia l’appello a tutti gli italiani di non astenersi al voto.
Nella sua campagna elettorale ritroviamo l’aumento delle pensioni minime a mille euro come anche il taglio delle tasse.
Ecco anche il perché non votare vorrebbe dire consegnare l’Italia ai 5 stelle che la porterebbero al suicidio.

Silvio Berlusconi
Ancora Silvio Berlusconi rilancia l’Italia come fece nel lontano 1994 e afferma che è possibile ancora che l’Italia riparte. Molto di quello che non abbiamo fatto in questi anni deve essere fatto. La sinistra ha rovinato tutto quello che di buono c’era è ha distrutto tutto quello che in tanti anni abbiamo costruito.
Per altro afferma anche che il pericolo, questa volta non è la sinistra la quale non ha neanche più credibilità in Italia considerando i disastri che ha messo in atto, ma è il movimenti 5 stelle definito un movimento che è peggio del comunismo composto da soggetti dove 8 su 10 non lavorano.
Come potranno fare leggi sul lavoro se sono proprio loro i primi a non lavorare?
“Sono ancora qui a combattere perché c’è bisogno di me!”
“Oggi si è verificato un caso che ricorda quello del 1994 da vicino. Oggi c’è in campo formazione populista, ribellista, pauperista, quasi più pericolosa dei post comunisti del 1994.
È quasi una setta che prende ordini da un vecchio comico e dal figlio di uno sconosciuto di un socio defunto, cambiano parere da mattina a sera, capaci di seguire qualsiasi idea.
Porterebbero Italia verso il vero disastro e al governo i peggiori rappresentanti della magistratura militante”.
Berlusconi continua affermando sarà lui a rilanciare l’economia del paese, con l’aumento delle pensioni minime a mille euro al mese, offrendola anche alle mamme che non hanno mai versato i contributi, il compreso anche il reddito di dignità, senza tralasciare la sicurezza, come anche i 466mila immigrati in Italia che per mangiare devono delinquere” e infine conclude affermando che metterà in atto la rivoluzione fiscale.
La nostra religione laica è sempre stata meno tasse, meno tasse, meno tasse!
Infine afferma che la sua parola d’ordine è abbassare le tasse, imponendo una tassa unica al 22% denominata Flat tax, una parola chiave di questa sua campagna elettorale, per cui si impegna a riportare le tasse al di sotto del 23% e non come è adesso apri al 50%
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!
Lascia un Commento