Renzi si dice pronto a tornare alle urne anche nel mese di Luglio, ma solo se verrà accettata la nuova legge elettorale con la soglia minima di sbarramento del 5% basata sul modello tedesco.
Molti parlano di un nuovo inciucio tra il segretario del PD e Silvio Berlusconi, ma Renzi smentisce e prosegue dritto per la sua strada.
Dunque l’accordo a 3 sulla legge elettorale sta quasi per essere siglato. Un accordo a tre sul modello “Tedesco”, che però non piace ad Alfano il quale sa bene che una eventuale legge elettorale lo condannerebbe a restare fuori dal parlamento tranne che non confluisca sotto un un’inca grande bandiera.
Partito Democratico
La direzione del Pd ha approvato il sistema tedesco inerente alla legge elettorale.
Solo in 33 si sono astenuti compresi i seguaci di Orlando, i quali si professano contrari alla proposta di legge.
Questi ritengono vincolante la decisione della direzione e chiedono un maggior approfondimento dei gruppi.
Il partito democratico punta al modello tedesco perché conferma:
- la soglia al 5% come elemento inamovibile del sistema tedesco;
- la scheda deve avere i nomi.
Questi 2 elementi sono molto importanti al fine di portare avanti una legge elettorale seria!
Infine, Renzi, conferma che:
La banale semplificazione dell’inciucio con Berlusconi è talmente stancante da aver perso anche l’elemento di divertimento iniziale.
Il giorno delle elezioni potrebbe essere Luglio come anche Settembre o nel 2018. Non è la data il problema, ma come si andrà a votare!
Il nostro problema per il momento rimane come andare a votare! Si deve affrontare la questione quando si vota la legge elettorale e non quando si vota per il governo!
Al momento i capigruppo tra Pd e FI hanno concordato l’ok sulla legge elettorale entro il 7 luglio.
Secondo la visione di Renzi, accettare il sistema tedesco con i 2 punti su elencati vincolanti è molto importante.
Non si dice contento di un sistema proporzionale con soglia al 5% ma conferma che la serietà del PD offre al Paese un sistema che abbia un consenso il più ampio possibile.
Infine, conferma che il sistema tedesco non è il suo modello.
Il punto su cui ci dobbiamo concentrare non è scegliere questa o quella legge elettorale, ma scegliere un sistema che vada bene ad oltre l’80% del parlamento.
Solo questo potrebbe portare ad una soluzione pacificazione istituzionale, che permetterebbe al paese di svolgere le proprie attività in modo ordinato, con la possibilità di svolgere elezioni e che si torni al governo con il consenso di tutti i cittadini.
Infine, afferma che sostenere il governo Gentiloni vuol dire anche sostenere noi stessi.
Quando si vota lo si decide nei luoghi competenti.
Fare la legge elettorale è condizione di serietà del patto con il Capo dello Stato e con i cittadini.
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