Quantcast
Elezioni amministrative 2017: In quali comuni si vota? Sondaggi - modalità e date di voto - BlogFinanza.com

Elezioni amministrative 2017: In quali comuni si vota? Sondaggi – modalità e date di voto

Come ogni anno, si ripete in questo periodo il consueto appuntamento dei cittadini Italiani, chiamati al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale.

In questo approfondimento, cercheremo di capire quali comuni sono chiamati al voto per le prossime Elezioni amministrative 2017.

Inoltre, spiegheremo brevemente e dettagliatamente le modalità di voto differenti in base alla tipologia del comune di appartenenza.

In breve tratteremo di:

  • Elezioni amministrative 2017;
  • Conoscere tutti i comuni interessati;
  • Saper secondo i sondaggi quali sono i candidati che favoriti;
  • date e modalità di voto.
ELEZIONI amministrative 2017 nei comuni

Elezioni amministrative 2017

Quando si vota alle elezioni amministrative 2017?

Secondo quanto disposto dal ministro dell’Interno Marco Minniti, il 29 marzo scorso è stata ufficializzato il primo turno delle elezioni amministrative 2017.

Sarà domenica 11 giugno 2017 prossimo il giorno in cui si decideranno i nuovi amministratori, mentre un eventuale ballottaggio è previsto per domenica 25 giugno 2017.

A questo punto, passiamo ad analizzare quali sono i principali comuni interessati dalle prossime elezioni amministrative.

Ovviamente cercheremo anche di capire, in base ai sondaggi quelli che sono i candidati che hanno riscosso maggior successo e che sono avvantaggiati per essere eletti amministratori.

Si deve precisare anche che il decreto firmato dal ministro dell’Interno Marco Minniti, il 29 marzo prevedeva diverse date. Secondo quanto previsto dal decreto le votazioni comunali potevano svolgersi in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.

Da qui, ne deriva la scelta da parte del ministero dell’Interno che ha deciso per la votazione al primo turno delle amministrative 2017 nell’unica giornata di domenica 11 giugno, con i seggi che saranno aperti dalle ore 07:00 fino alle ore 23:00.

Nel caso si venisse ad effettuare un eventuale ballottaggio, valgono gli stessi orai nel giorno di domenica 25 giugno.

elezioni amministrative comuni coinvolti

Elezioni amministrative 2017: comuni coinvolti

 

Elezioni amministrative 2017: dove si vota?

Saranno ben 1.021 i comuni interessati alle elezioni amministrative.

I cittadini di questi paesi, sono chiamati al voto al fine di scegliere che li guiderà per i prossimi  anni.

In totale si parla di 9.261.142 cittadini italiani chiamati alle urne che dovranno scegliere i loro nuovi amministratori.

Questi sono chiamati il prossimo 11 giugno 2017 a scegliere i loro sindaci e consiglieri comunali.

Tra i principali comuni chiamati a votare per le amministrative 2017, ricordiamo:

CAPOLUOGHI DI REGIONE

  • Palermo;
  • Genova;
  • Catanzaro;
  • L’Aquila.

CAPOLUOGHI DI PROVINCIA 

  • Alessandria;
  • Asti;
  • Cuneo;
  • Como;
  • Lodi;
  • Monza;
  • Belluno;
  • Padova;
  • Verona;
  • Gorizia;
  • La Spezia;
  • Parma;
  • Piacenza;
  • Carrara;
  • Lucca;
  • Pistoia;
  • Frosinone;
  • Rieti;
  • Lecce;
  • Taranto;
  • Trapani.

Elezioni amministrative 2017:sondaggi

ELEZIONI comunali 2017

Come abbiamo visto sono tantissimi i comuni in cui si rinnova il proprio consiglio comunale. Dalle grandi città ai piccoli centri ai paesi di periferia.

Le polemiche non mancano, soprattutto a Genova con il caso di Marika Cassimatis fino a scendere in Sicilia, dove a Palermo si rispecchia l’apparentamento Partito Democratico e Alfano.

Un’amministrazione dunque dalle larghe intese per questo comune che si speri possa durare per i prossimi 5 anni. Questo apparentamento potrebbe essere letto, in chiave nazionale, come una chiara linea politica di quelli che potranno essere gli apparentamenti.

Nello specifico il sistema di voto in vigore a Palermo, prevede che al primo turno basta il 40% per essere eletto sindaco. In questo senso vi è Leoluca Orlando come favorito, e che i sondaggi lo attestano tra il 39% e il 41%.

Nel caso di un eventuale ballottaggio, invece si scontrerebbe con Ferrandelli del centrodestra che al momento sarebbe in vantaggio rispetto a Forello del Movimento 5 Stelle.

LECCE

Molto seguito è anche il caso delle elezioni amministrative di Lecce dove invece non vi è una maggioranza vincente. In breve sia il centrodestra sia il centrosinistra sono dati alla pari.

Molto importante dunque questo evento che vede anche il movimento 5 stelle candidato che potrebbe essere l’ago della bilancia in questa tornata elettorale.

Potrebbe essere dunque il tramonto per il centro destra nel capoluogo Salentino, che da ben 20 anni è al potere! Terminato il potere di Carlo Perrone, il centrodestra prova a rimanere alla guida della città con l’ex giornalista di Porta a Porta Mauro Giliberti.

Anche qui, in caso di ballottaggio i centro destra se la deve vedere con un centrosinistra agguerrito, per altro guidato da Carlo Salvemini che con la sua scesa in campo ha ridato vigore al centrosinistra leccese.

PARMA

Nel caso della città di Parma invece, i sondaggi indicano che con ogni probabilità ci sarà un ballottaggio tra l’attuale sindaco Federico Pizzarotti, eletto dalle fila del movimento 5 stelle ma che oggi corre solo, lontano dalla politica grillina.

Sarebbe questo dunque a sfidare ad un eventuale ballottaggio il candidato sindaco per il centro sinistra Paolo Scarpa tesserato per il PD.

Potrebbe essere dunque una riconferma per Federico Pizzarotti

CATANZARO

In questo caso, non vi è confronto. Ancora una volta è Sergio Abramo il favorito che nei sondaggi ha sbaragliato la concorrenza politica. Non c’è una vera e propria competizione politica, visto e considerato che punta al suo quarto mandato a Catanzaro.

VERONA

Particolare attenzione merita anche la situazione Veronese.

Non sarà l’attuale sindaco Flavio Tosi (ex leghista) a sfidare la Lega Nord, ma Patrizia Bisinella, senatrice di Fare e fidanzata dell’attuale primo cittadino.

PADOVA

Qui invece assistiamo alla ricandidatura dell’ex sindaco Massimo Bitonci, che è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza lo scorso novembre scorso.

In questo paese, Lega Nord e Forza Italia hanno siglato la pace. Ma i sondaggi non sono così eccelsi come invece si preannunciava. La parla spetta ai cittadini Padovani, che dovranno scegliere se dare nuovamente fiducia all’ex senatore del carrocio.

TARANTO

A differenza di tutti gli altri paesi, qui il Movimento 5 stelle potrebbe andare al comando. Infatti i Grillini, sono considerati i favoriti.

Sappiamo bene purtroppo che in questo paese, pesa molto il caso ILVA e solo il movimento 5 stelle sembra essere l’unico partito in grado di dare concretezza alla risoluzione del problema.

Molta attenzione deve essere data però anche ai candidati di ispirazione maggiormente ambientalista che stanno prendendo il sopravvento nella città e guadagnano ogni giorno sempre più consensi.

Si registrano 4 candidati sindaci che corrono al fine di accaparrarsi la poltrona di primo cittadino tarantino anche se i sondaggi li attestano tutti intorno al 20%. Solo i 5 stelle sembrano essere un gradino più in alto, ma tutto è ancora in alto mare e tutto può succedere.

LA SPEZIA

La Spezia prevede invece una possibile sfida tra centro destra e centro sinistra a causa della grande divisione interna al centrosinistra.

La sfida finale potrebbe dar ragione al candidato del Partito Democratico Paolo Manfredini, ma questo rischia di essere eliminato al ballottaggio e la sinistra si vede costretta a lasciar la città nella quale ha governato per oltre 50 anni. Infatti la sinistra in questa città è al potere dal 1971.

MONZA

Qui la situazione è al limite dell’impossibile. Per pura coincidenza a Monza, le scorse ultime elezioni non hanno mai riconfermato il sindaco uscente. Questo infatti ha sempre perso.

A Paolo Scanagatti del Partito Democratico, sindaco uscente non rimane che toccare ferro e sperare che tutto possa concludersi a suo favore. E’ lui a sfidare Dario Allevi per il centro destra tornato dopo diversi anni ad essere unito nel capoluogo brianzolo.

ASTI

Ad Asti il centrosinistra guarda avanti e non potrà più ricandidare il sindaco uscente Fabrizio Brignolo giunto al termine del suo secondo mandato.

Il probabile ballottaggio dunque si terrà tra la candidata del PD Angela Motta e il centrodestra capitanato da Maurizio Rasero.

CUNEO

Rimanendo sempre in Piemonte , ci spostiamo a Cuneo, dove l’ex sindaco democristiano Giuseppe Menardi si ritrova a combattere con il sindaco uscente Federico Borgna.

Quest’ultimo gode oggi anche dell’appoggio del Partito Democratico, il quale corre per riconfermarsi e ricandidarsi per un secondo mandato.

PISTOIA

Non si registrano grandi problemi per la riconferma del sindaco uscente Samuele Bertinelli per il centrosinistra ed iscritto nelle liste del Partito Democratico che punta alla vittoria al primo turno senza ballottaggio. Anche i sondaggi li danno ragione. Non ci resta che attendere per aver conferma.

LUCCA

Non cambia la situazione nella città di Lucca dove si registra una situazione analoga a quella di PISTOIA.

Qui è Alessandro Tambellini sempre del PD che proverà a conquistare il secondo mandato. Non è scontata l’elezione a primo turno, ma si prospetta invece un ricorso al ballottaggio contro il candidato di centrodestra.

CARRARA

Qui il centro sinistra si divide. Questo vuol dire ballottaggio assicurato con il Movimento 5 Stelle, il quale potrebbe strappare il comando della città in una regione favorevole a Matteo Renzi.

Qui i Grillini, sembrano essere in vantaggio rispetto a tutti, con i sondaggi che lo attestano intorno al 30%.

COMO

A Como invece il centro sinistra perde l’attuale primo cittadino Mario Lucini che ha deciso di non ricandidarsi più. E’ stato lui, l’eroe che è riuscito a strappare la città al centro destra e consegnarla al centrosinistra. Impresa eroica definita da tanti.

Si punta dunque a sfidare nuovamente il centrodestra che punta su Mario Landriscina mentre il centrosinistra opta per Maurizio Traglio del PD e che potrebbe diventare il favorito in ottica di un eventuale ballottaggio.

FROSINONE

A Frosinone invece il sindaco uscente Nicola Ottaviani cerca la riconferma per il centrosinistra. Il ballottaggio sembra essere la strada più auspicabile per tornare ad amministrare la città ciociara.

RIETI

Ritorna in campo l’ex sindaco Antonio Cicchetti candidato per il centrodestra che desta abbastanza preoccupazioni per l’attuale primo cittadino facente parte di Sinistra Italiana ed ex Sel Simone Petrangeli.

GORIZIA

L’unico capoluogo nel Friuli Venezia Giulia chiamato al voto è Gorizia.

Tramonta l’era Romoli, e del centro destra anche se questo proverà a mantenere l’amministrazione puntando su Roberto Ziberna.

Se non ottiene il successo al primo turno si deve scontrare al ballottaggio con Roberto Collini del PD.

Questo però non è favorito visto e considerato che comunque il centrosinistra si ritrova a fare i conti con una divisione interna. Il centrosinistra si ritrova con ben 6 candidati.

Questo potrebbe significare maggiori opportunità per il Movimento 5 Stelle che spera di risultare la seconda forza politica cittadina.

Elezioni amministrative 2017: come si vota?

Al fine di esercitare il diritto di voto, ogni elettori deve presentarsi al seggio munito di:

  • tessera elettorale valida;
  • carta d’identità o altro documento di riconoscimento in corso di validità munito di fotografia.

Nel caso non sei in possesso della scheda elettorale o nel caso è scaduta, puoi sempre rivolgerti al tuo comune di appartenenza per richiederne la sostituzione.

>> Maggiori approfondimenti su questo tema saranno trattati nei prossimi paragrafi.

Si deve tener conto che le modalità di elezione del sindaco e del consiglio comunale variano in base del numero degli abitanti.

In questo caso si deve considerare il proprio paese di appartenenza, dove si fa una netta distinzione tra comuni che contano più di 15.000 abitanti e quelli che invece che ne annoverano meno.

Vediamo quindi come cambiano i 2 sistemi di voto.

Come si vota nei comuni con meno di 15.000 abitanti?

ELEZIONI amministrative 2017

Per i comuni che possiedono meno di 15.000 abitanti, è previsto il voto per il sindaco e quello per il consiglio comunale unico.

In breve ci sarà solo una scheda su cui l’elettore potrà votare tracciando una X :

  • sulla casella del candidato sindaco prescelto;
  • sulla lista di consiglieri associata;
  • su entrambi i riquadri.

Il voto in questo modo verrà attribuito a entrambi.

Al termine dello spoglio, il candidato che ottiene il maggior numero di voti viene eletto sindaco.

Non sono previsti ballottaggi, tranne che nel caso in cui i 2 candidati più votati abbiano ricevuto lo stesso numero di preferenze.

In questo caso, al ballottaggio sarà eletto sindaco il candidato che riuscirà ad ottenere il maggior numero di voti.

Attenzione:

Nel caso in cui vi sia nuova parità anche al ballottaggio, sarà eletto sindaco il candidato più anziano presente al ballottaggio.

Dopo l’elezione del sindaco, viene definito anche il consiglio comunale.

In questo caso, alla lista che ha appoggiato il primo cittadino uscente andranno i 2/3 dei seggi disponibili.

I restanti seggi saranno distribuiti in maniera proporzionale tra le liste perdenti.

Come si vota nei comuni con più di 15.000 abitanti?

Nel caso invece di elezioni per un comune con più di 15.000 abitanti, il sistema di voto è differente.

Si vota sempre con una sola scheda sulla quale saranno riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco, ma al fianco di ogni candidato al posto di primo cittadino ci saranno le liste che li appoggiano.

In questo caso, il voto sarà espresso segnando con la X:

  • solo il nome del candidato sindaco;
  • solo una delle liste collegate al candidato sindaco;

Si può optare per il voto disgiunto con una X:

  • sul candidato sindaco prescelto;
  • una su una lista a lui non collegata.

Nota bene:

  • in caso di contrapposizione della X solo sul nome del candidato sindaco, il voto andrà solo al candidato sindaco. In questo caso il voto non va alle liste a lui collegate.
  • Nel caso vi siano 2 candidati consiglieri con lo stesso cognome si dovrà indicare il nome e il cognome della persona scelta.

Al termine dello spoglio del primo turno, sarà eletto sindaco il candidato che riuscirà ad ottenere il 50% più uno dei voti ritenuti validi.

Se questo quorum non si raggiunge, si andrà al ballottaggio tra i due candidati più votati.

La composizione per il consiglio comunale si basa sui risultati elettorali del primo turno e degli eventuali apparentamenti prima del ballottaggio.

In questo caso, la lista o le liste del candidato sindaco vincitore prenderanno il 60% dei seggi se questi hanno ottenuto meno del 60% dei voti.

Nel caso in cui invece dal risultato si evince che queste hanno ottenuto un voto superiore al 60%  la percentuale aumenta.

I restanti seggi, saranno poi divisi tra le altre liste proporzionalmente in base alle preferenze ottenute.

Elezioni comunali 2017: come funziona il sistema della “doppia preferenza”?

Elezioni-comunali-come-funziona-il-sistema-della-doppia-preferenza-uomo-donna

Secondo quanto approvato nel novembre del 2012 dal parlamento, oggi la legge 215/12 incentiva la parità di genere nelle istituzioni municipali.

Per la prima volta in tanti comuni, per alti invece lo è già stato, si potrà votare esprimendo 2 preferenze anziché una sola.

Infatti, la legge 215/12 prevede per i comuni sopra i 5.000 abitanti la doppia preferenza di genere. In questo caso, il cittadino chiamato al voto potrà scegliere esprimere fino a 2 preferenze.

Nota bene:

Non è obbligatoria, ma fortemente consigliata! L’unica attenzione maggiore è che questi devono appartenere entrambi alla stessa lista. Uomo e Donna dunque della stessa lista.

Se questo non avviene è definito voto nullo per il secondo candidato.

Rinnovo tessera elettorale: come fare

ELEZIONI comunali 2017 tessera elettorale

Nel caso in cui sei un elettore che puoi esercitare il diritto di voto che deve rinnovare la tessera elettorale, allora devi tenere presente quanto qui riportato.

La nuova tessera la puoi richiedere presso il tuo comune di residenza la quale viene rilasciata presso gli sportelli anagrafici alla persona intestataria della tessera.

Solo nel caso in cui l’intestatario della tessera elettorale fosse impossibilitato ad andare a ritirare il documento, potrà andare un familiare convivente al fine di espletare questa funzione.

Attenzione:

Il delegato dovrà presentarsi presso gli uffici dell’anagrafe del municipio con a seguito i seguenti documenti:

  • delega firmata dall’intestatario della tessera;
  • documento di riconoscimento originale del delegante;
  • tessera elettorale completata del delegante.

Nel caso in cui invece l’intestatario della tessera elettorale conclusa si può recare personalmente non dovrà far altro che presentare un documento di identità valido e la tessera elettorale completata.

Nota bene:

La tessera elettorale potrà essere sostituita solo nel caso in cui risulta piena. Il rilascio della nuova è immediato.

Anche nel caso di smarrimento o deterioramento, la procedura per una eventuale richiesta è identica.

Sarà rilasciata immediatamente dagli uffici competenti del municipio e si dovrà solamente portare con sé la tessera usurata per la restituzione agli uffici competenti.

Tessera elettorale: cambio di domicilio o smarrimento, cosa fare?

Nel caso in cui invece la tessera elettorale viene smarrita o anche nel caso in cui si deve optare per il cambio di residenza, si devono seguire 2 differenti sistemi:

CAMBIO RESIDENZA

Se l’elettore ha cambiato residenza e quindi seggio di votazione, sarà l’Ufficio Elettorale stesso ad inviare a casa dell’interessato un tagliando adesivo.

Qui L’elettore dovrà semplicemente apporlo sulla vecchia tessera elettorale.

Quindi non deve richiederne una nuova o andare negli uffici del nuovo municipio di residenza.

Anche nel caso in cui cambia il locale di votazione la procedura è uguale. Pure solo per il cambiamento riguardi l’abitazione, ma il municipio di riferimento rimanga lo stesso, dopo la comunicazione arriverà al proprio domicilio l’adesivo con le modifiche da attaccare sulla tessera.

CAMBIO DEL COMUNE DI RESIDENZA

Nel caso invece di procede con il cambio del Comune di residenza, l’elettore deve recarsi presso gli sportelli anagrafici del nuovo Comune, al fine di richiedere la nuova tessera e restituire quella con i vecchi dati.

In questo caso la pratica di richiesta di una nuova tessera, anche in caso di smarrimento, si deve svolgere presso gli uffici competenti del municipio di appartenenza.

Non è necessario sporgere denuncia alle Autorità, ma semplicemente scrivere un’autocertificazione per la perdita di possesso.

In questo caso, un’eventuale duplicato della tessera sarà rilasciato immediatamente e l’elettore non dovrà pagare sanzioni per ricevere la nuova tessera elettorale.

Non sono previsti in nessun caso costi per la richiesta delle tessere elettorali e tutti i servizi sopra descritti sono gratuiti.

Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!

Telegram

Sull'autore

Tommaso Piccinni

Lascia un Commento

X

Avviso di rischio - Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.