La data per andare al voto in merito al Referendum voucher 2017 è stata decisa. Si voterò il 28 Maggio prossimo. La data è stata decisa dal Consiglio dei Ministri su proposta della Cgil. Ma cosa si vota? E sopratutto, come mai, visto che nel 2017 ci saranno le elezioni amministrative per tantissimi comuni, non si è deciso di accorpare le 2 date? Non si parla in questa caso di una doppia spesa?
Referendum voucher 2017: cosa tratta?
Ora che è stata fissata la data del referendum 2017, da parte del consiglio dei ministri, passiamo ad analizzare di cosa si tratta. Innanzitutto, precisiamo che il referendum verte in principal modo sull’abrogazione dei buoni lavoro Inps.
In secondo luogo, il referendum voucher 2017 che si terrà il 28 maggio 2017, prevede che gli italiani si esprimano anche in merito alla responsabilità solidale negli appalti.
In questi mesi passati, più volte la consulta si era espressa in merito al”ammissibilità di 2 dei quesiti depositati dalla CGIL e che prevedevano:
- l’abolizione dei voucher Inps;
- la responsabilità condivisa tra appaltante-appaltatore.
Attenzione:
a differenza di quanto si era preannunciato in precedenza, il referendum non prevede la reintroduzione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e l’abolizione delle regole sul licenziamento introdotte dal Jobs Act.
Una situazione che possiamo dire abbastanza scomoda per i politici e le multinazionali, che hanno ben deciso di non far esprimere il popolo italiano su questo punto. Inoltre, tale quesito era stato ritenuto inammissibile dalla Consulta.
Ma a preoccuparsi maggiormente sul referendum , è il Ministro Poletti, il quale prendendo atto di quello che è stato il risultato dello scorso referendum costituzionale con la conclusione del governo Renzi e le sue dimissioni, la data programmata dal CdM rischia di dare l’ultimo colpo di grazia al Governo Gentiloni e a quel che resta dell’Esecutivo.
Referendum voucher 2017 – quesiti: per cosa si vota?
In questi giorni abbiamo sentito parlare tanto e a lungo del referendum. Ma di cosa tratta nello specifico, non a tutti è chiaro. In primis, il referendum, tratta dei voucher Inps, per i quali è in corso la discussione su di una nuova riforma per inserire nuove regole e limiti per il loro utilizzo.
Un lavoro che possiamo ritenere abbastanza inutile, almeno per il momento visto che comunque gli elettori saranno chiamati ad esprimere il voto molto prima che il lavoro fatto in Commissione Lavoro termini.
Quindi la questione principale su cui verte il referendum voucher 2017 e che si voterà domenica 28 maggio 2017 prevede la discussione e l’abolizione dei dei buoni lavoro da 10 euro.
Non rientra invece come accennato prima,il tema in merito all’art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Anche se è sempre stato il tema di scontro tra sindacati e governo, oggi non è possibile esprimere nulla in merito.
Altro tema molto importante ma non per tutti i lavoratori è invece il tema della reintroduzione della responsabilità in solido tra appaltante e appaltatore nei confronti dei lavoratori.
Purtroppo, il nuovo esecutivo, per altro formato dalla maggior parte dei ministri del governo Renzi, trema ancora , perché si potrebbe veder bocciato un altra volta il lavoro fatto e allora, si potrebbero prospettare le dimissioni del governo attuale e forse le vere elezioni anticipate, che non avvengono ormai dal 2008.
Notate bene, però che questa scelta non è ben gradita dall’ex capo dello stato e dal Capo dello Stato Mattarella, i quali premono affinché il governo giunga alla fine del mandato, ovvero il 2018.
In breve, si tratterebbe di un referendum abrogativo e che per il quale è richiesto il raggiungimento di un quorum: quindi si devono presentare alle urne il 50+1 degli aventi diritto.
Forse la data del referendum e quella delle amministrative è stata staccata anche per non far passare il provvedimento. Ovviamente tutto questo è solo un ipotesi, ma che lascia gli Italiani pensierosi.
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