Il tesseramento per il partito democratico, è giunto al termine. Come sempre e come in tutte le occasioni inerenti al tesseramento, non sono mancate polemiche e sopratutto imbrogli.
Purtroppo anche questa volta, sono stati segnalati casi, per fortuna isolati, di gestione poco trasparente.
Questo è quanto trapela sul profilo Facebook del presidente del partito Matteo Orfini. E’ lo stesso Orfini che aggiunge:
Il nostro congresso deve essere una grande festa democratica e non possiamo consentire che venga rovinato da comportamenti discutibili. Per questo già nelle prossime ore assumerò i primi provvedimenti sui casi segnalati.
Le maggiori irregolarità riguardano il tesseramenti a Napoli.
Proprio qui, secondo Orfini, si sarebbero riscontrate irregolarità. E proprio a questo paese che Orfini fa riferimento quando parla di irregolarità. Come afferma ancora
Orfini le criticità sono state segnalate dal quotidiano La Repubblica il quale pubblica un video realizzato nel quartiere Miano, della zona nord di Napoli.
Dovete portare tessera e codice fiscale, i 10 euro ve li danno loro”, si vede una donna spiegare nel video all’esterno della sede di un’associazione a chi chiede cosa si debba fare per tesserarsi al Pd. Un’altra donna aggiunge: “I 10 euro ve li darà Michel all’interno, se la vede lui”.
Michel starebbe per Michel Di Prisco, volto noto del Pd della zona.
Il video è stato realizzato, grazie a delle telecamere e microfoni nascosti. Si vede chiaramente come una donna spiega cosa, secondo lei, sia il tesseramento del PD:
Diciamo che diventiamo dipendenti del partito per Michel, nostro consigliere di quartiere. Dobbiamo mettere una firma per far vedere che facciamo parte del partito per farlo salire un’altra volta a lui quando ci stanno le elezioni.
Lo scandalo non finisce qui. Come si noterà, vi sono altre 2 donne, coinvolte:
Per esempio, io voglio un piacere da Ciruzzo? Mi devo fare la tessera per lui. Me lo fa Michel? Mi devo fare la tessera per Michel”. I soldi, assicura un’altra donna, “non vanno a noi né a lui, vanno al partito. Ve li dà Michel e se la vede lui”. ?
Già Orlando aveva denunciato la possibilità di truffe e di tesseramenti scorretti, affermando che il controllo e la vigilanza era obbligatoria. Si mmaginavano si rischi nel tesseramento, ma non scandalosi come questi!
E’ lo stesso Orlando ad affermare in chiusura che:
Avevo messo in evidenza il rischio che in una situazione organizzativa abbastanza precaria si potesse produrre questo tipo di effetti, e si stanno producendo e temo che questo rischio si manifesti anche in altre realtà.
Con queste parole, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, candidato alle primarie Pd, conclude sulla vicenda:
Apprezzo il fatto che si sia intervenuti tempestivamente e mi auguro che si continui così. Mi fido di chi oggi è chiamato a gestire questo passaggio delicato.
Non ci resta che attendere con fiducia una maggior chiarezza sulla vicenda e che tutto torni alla normalità.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!
Lascia un Commento