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Il Mercato del Forex e le strategie fondamentali - BlogFinanza.com

Il Mercato del Forex e le strategie fondamentali

Se volete portare al massimo i vostri profitti nel mercato del Forex, dovete integrare l’analisi tecnica con una buona parte di analisi fondamentale. Come facciamo quindi a sapere quali possono essere le migliori strategie da adottare? A questo quesito possiamo rispondere con un semplice esempio.

Quale strategia adottare per prendere posizione?

Esempio di strategie fondamentali.

Tra il 23/02/2077 e il 05/03/2007 lo Yen si è fortemente apprezzato verso le altre valute. Questo a livello tecnico ha comportato a inizio marzo i primi segnali di acquisto interessanti su tutti i cross contro yen. Questa riflessione è rinforzata dal fatto che questo tipo di operazione offre dei tassi di interesse molto remunerativi.  Non è un caso che abbiamo preso proprio come esempio un caso pre-crisi, proprio per marcare il fatto come nel Forex sia necessario adattare costantemente le proprie operazioni al contesto economico. C’è anche da sottolineare il fatto che in quel periodo, il carry trade funzionava bene. Oggi, purtroppo sì, lo Yen è molto forte, ma sarebbe da incoscienti vendere sullo yen quando questo rimane ancora richiestissimo da investitori e istituzioni finanziarie del mondo per rimborsare i prestiti contratti prima della crisi.

A questo punto del discorso, un buon trader, si pone la domanda:

  • su quale cross mi devo posizionare?
  • Quale è la valuta di base da associare allo yen?

A fornirvi una risposta esplicita, a questo quesito ci aiuteremo anche con l’aiuto di un grafico;strategie fondamentali

 

Molti trader sul Forex sottovalutano questi tipi di informazione ed associano automaticamente il dollaro alle altre valute trattate. Ovviamente questo non è il miglior modo, ma neanche la migliore strategia adottata nel Forex  per massimizzare il profitto potenziale. Prima di prendere posizione sarebbe opportuno analizzare il potenziale rialzista o ribassista della valuta contro. Esaminando ancora l’esempio precedentemente fatto, conviene di più investire sul GBP/JPY che sull’ USD/JPY!
Perché? Semplicemente perché l’economia americana mostra già da diverso tempo segnali di debolezza e lo slancio rialzista del dollaro è molto più debole che sulla sterlina, valuta i cui tassi di interesse tendono ad aumentare progressivamente in linea con gli obiettivi fissati dalla BcE.

strategie fondamentali e analisi tecnica

Ora esaminiamo i due grafici. Possiamo subito notare come l’andamento e la plus-valenza dei due grafici sui due mesi,
è innegabile che scegliere un cross in funzione del contesto economico e del potenziale di crescita del paese in questione fa una bella differenza di profitto! A questo punto, vi proponiamo qui di seguito, alcuni esempio esplicativi di quanto fin qui accennato.

Strategia da adottare nel momento di pubblicazione dell’annuncio.

Qualsiasi tipo di strategia voi abbiate adottato, dovete tenere sempre in considerazione gli effetti degli annunci sui mercati.

In generale, gli annunci più influenti sono quelli che riguardano gli Stati Uniti, e potete continunmente consultare gli annunci economicie il calendario economico; raccomandiamo ancora una volta a fare attenzione ai fusiorari e di conseguenza alle ore locali presenti nei diversi paesi, poichè il calendario qui di seguito riportato sarà in orario G.M.T. non corrispondente all’ora locale italiana. Inoltre ascanzo di equivoci, teniamo a precisare che il calendsrio riportato fà riferimento al’anno 2011, preso esclusivamente in questo articolo come esempio. calendario economico

Vediamo adesso di spiegarlo;

  • La colonna “Period” indica il periodo in cui è stato rilevato il dato;
  • la colonna “Consensus” indica la media delle previsioni degli analisti;
  • la colonna “Prior” indica il dato riferito ad un periodo precedente.

Fare trading dopo la pubblicazione di un annuncio.

Nel momento in cui viene pubblicato un annuncio, non avete il tempo di analizzare i risultati e di confrontarli con le cifre precedenti. Questo perché il mercato in questo dato lasso di tempo si fa molto movimentato, e cambia asseconda dell’importanza dell’annuncio e dell’effetto sorpresa ad esso legato. per questo motivo sarà necessario fare parecchia attenzione nell’utilizzare questa tecnica, in quanto in questi minuti il mercato si muove violentemente.

Molti trader scelgono di stare fuori al momento degli annunci più importanti. Nel caso comunque questo cerchi di arrivare e decida di adottare questa tecnica, dovrà utilizzare una leva finanziaria molto bassa e non esporvi troppo al rischio rispetto al capitale investito. A questo punto ci sembra abbastanza opportuno enunciare le diverse possibilità di scelta che si possono avere al momento di un annuncio:

  1. prendere posizione prima dell’uscita, in modo tale che ne potrete approfittare dell’intero movimento;
  2. aspettare e prendere posizione nel momento in cui esce l’annuncio, ottenendo così la possibilità di posizionarvi sulla tendenza che ne deriva;
  3. attendere che passi l’annuncio e prendere posizione sui primi segni di inversione del mercato. Infatti, spesso assistiamo a una rapida correzione dopo gli annunci, dal momento che questi non sono altro che dei colpi speculativi. Le correzioni sono dovute alle prese di profitto degli speculatori.

Strategia del Carry Trade.

Il “carry trade” è una delle tecniche di trading più diffuse nel mercato dei cambi. Il carry trade, consiste nel servirsi di diversi tassi di interesse su più valute. In concreto, l’operazione consiste nel comprare una valuta con tasso di interesse elevato e allo stesso tempo venderne un’altra con tasso di interesse più basso. Vediamo che il guadagno dato ci viene dalla differenza tra i tassi di interesse e può farsi anche molto consistente se si utilizza la leva. Ovviamente per utilizzare questa tecnica è fondamentale conoscere il livello dei tassi di interesse delle valute trattate.

Esempio:

Se si compra il dollaro neozelandese (NZD) in cui i tassi di interesse sono al 3% e contemporaneamente si vende il JPY che ha tassi di interesse allo 0.5%, la differenza tra i tassi è del 2.5%. Possiamo subito vedere che la differenza non sarà altro che il guadagno del trader che realizza un’operazione di carry trade e può diventare ancora più importante se viene utilizzata la leva. Semplificando il tutto potremmo utilizzare la seguente formula per calcolare i profitti potenziali di un carry trade; (differenza dei tassi di interesse) x (effetto leva) x (numero di giorni/360).

Sarà inutile ricordare anche in questo caso che la scelta di un buon broker sarà indispensabile, anche perché questi devono consentire di poter usufruire della piattaforma in tutta semplicità. Sulle piattaforme di trading infatti il differenziale dei tassi d’interesse viene indicato dal change swap. Ma cos’è il change swap? Il change swap indica in pips il differenziale dei tassi d’interesse e corrisponde a un’operazione combinata di prestito e deposito (si fa un prestito nella valuta con tasso alto mentre si prende un prestito nella valuta con tasso basso). Ogni giorno si applica il change swap o rollover alla posizione detenuta. Inoltre teniamo a precisare che i cross di valute ed i rollover sono aggiornati tutti i giorni, ma per i cross con grandi differenze di tassi di interesse il rollover non avrà un vero impatto sulla posizione in portafoglio. Vediamo anche che quando una posizione viene “rollata” acquisisce una nuova data valuta. Succede quindi che tutte le plusvalenze e le perdite vengono aggiornate a questa nuova posizione, però con l’aggiunta o la detrazione di un piccolo interesse all’apertura della nuova posizione. Questa piccola differenza rappresenta il change swap tramite il quale si concretizzano le due operazioni di prestito. Il carry trade non è un metodo miracoloso, al contrario di quanto si potrà credere, e i trader che applicano tale strategia si espongono a forti rischi di cambio che possono polverizzare molto rapidamente tutti i guadagni legati al differenziale dei tassi d’interesse. Evidenziamo anche che tutte le strategie che adattano una strategia con il  carry trade sono delle strategie a lungo termine. E’ fondamentale saper individuare un buon punto di ingresso su un cross di valute dove il differenziale è alto e monitorare la posizione il più a lungo possibile.

Diversificare le strategie.

Il mercato finanziario può essere riassunto in un semplice detto, sposato molto bene da questo concetto: “non si mettono tutte le uova nello stesso paniere” . CSarà scontato che ripartire il vostro capitale su diversi prodotti, vorrà dire  guadagnare di meno che puntando tutto su un solo prodotto che “per fortuna” funziona molto bene. Dal lato opposto invece questa strategia vi consentirà di ridurrete il rischio di buttare via i vostri soldi con un’operazione sbagliata. La diversificazione ci riconduce alla nozione di guadagno/rischio. Cosa vuol dire questo? Significa che per massimizzare questo rapporto, sicuramente è necessario selezionare gli investimenti a maggiore potenziale di guadagno, prendendo però sempre in considerazione il fattore rischio.

E’ proprio in quest’ottica che si inserisce la strategia di diversificazione. sembra ormai scontato che per poter guadagnare con il i mercati finanziari la concentrazione del capitale su un unico strumento è più redditizia della diversificazione, ma anche più rischiosa. Starà al trader, scegliere cosa vuole fare. attraverso il suo bagaglio strategico acquisito.

Il mercato Forex è il mercato che più si adatta alle diversificazioni del proprio portafoglio di investimenti. Questo starà a significare che la diversificazione degli investimenti è uno strumento fondamentale al fine di limitare il rischio. Il Forex
è l’unico mercato decorrelato dalle Borse e quindi utilizzarlo per la diversificazione è quasi d’obbligo. Possiamo vedere infatti che quando le diverse Borse mondiali subiscono forti perdite e gli azionisti si trovano bloccati con titoli che non riescono a vendere per mancanza di acquirenti, gli investitori di valute possono approfittare dei movimenti sul mercato dei cambi e invertire le loro posizioni se si trovano in controtendenza oppure compensare le perdite sui titoli se si trovano in guadagno. Tutto questo sarà reso possibile dalla liquidità propria del Forex, che offre opportunità di vendita e acquisto in ogni momento della giornata. C’è da aggiungere anche che se detenere dei prodotti finanziari sui mercati stranieri può essere visto come un buon mezzo di diversificazione, dall’altro lato, questo comporta un’esposizione al rischio di cambio nella divisa in cui abbiamo comprato tali prodotti. In effetti, succede che quando comprate delle azioni in dollari sul mercato americano, vi esponete a un rischio di svalutazione del dollaro verso l’euro che si ripercuoterà per forze di cose sui vostri guadagni. Al contrario se invece aprite una posizione in acquisto sull’EUR/USD per un importo equivalente al vostro investimento in azioni americane vi coprirete dal rischio di cambio su mercati, e quello che perdete da una parte lo riguadagnate dall’altra.

Anche l’etto leva è molto influente sulla diversificazione delle strategie. Vediamo il perché.

La leva che avete a disposizione, vi consente di gestire i vostri investimenti in 2 modi:

  • potete utilizzare su una parte di capitale investito soggetto a rischio, una leva alta. In questo modo potrete duplicare o triplicare il capitale in qualche giorno, ma di conseguenza vi esporrete senza ombra di dubbio a forti rischi sul mercato;
  • sul capitale intero con investimento a rischio moderato, potrete gestire rigorosamente la leva affiancandovi ad un buon money management.

Ricapitolando avremo:

  • diversificare il portafoglio su più mercati in modo tale da avere diverse possibilità di guadagno;
  • diversificare è indispensabile sul mercato forex;
  • investire tutto il proprio capitale su un solo cross di valute, è troppo rischioso;
  • Una buona strategia sarebbe quella di selezionare tre o quattro cross di modo da ripartire i rischi;
  • Attenzione a scegliere con cura i cross su cui operare;

Esempio:

Possedete un conto di 20.000 €; Non andate oltre la leva 20 : 1, che vi permette
di prendere posizione per 400.000 €. Se ritenete che il dollaro si indebolirà verso l’euro sul medio o sul lungo termine in
quanto il dollaro forte è solo un effetto temporaneo. In questo caso decidete di comprare 100.000 EUR/USD e 100.000 GBP/USD. Non siete soddisfatti, in quanto volete anche coprirvi dal rischio di apprezzamento del dollaro. Succede che vi passa per la testa la possibilità che il dollaro continuerà a rafforzarsi, e di conseguenza si apprezzerà in particolare verso le valute più indebolite dalla crisi come quelle dei paesi dell’Est europeo. A questo punto decidete di comprare 150.000 USD/CZK, per coprirvi dal rischio di cambio con il dollaro puntando però su un cross preciso e selezionato. Molti broker, mettono a disposizione sulle proprie piattaforme di trading on-line per determinate opzioni, la possibilità di gestire la vostra esposizione sulle valute. Sta a voi la scelta di ridurre o accentuare tale esposizione a seconda delle vostre analisi, dell’intuito e della volontà o meno di affrontare dei rischi. Ancora una volta, sarà la vostra strategia a decidere se sarete vincenti o se sarete perdenti di conseguenza sarà solo una questione di guadagno/rischio.

La correlazione: metodo interessante del trading.

I benefici della diversificazione possono essere direttamente legati alle correlazioni tra le valute.

La correlazione sul mercato dei cambi è una realtà ben nota ai trader. Per rendere più precisa un’ analisi su di un cross è importante sorvegliare anche l’andamento dei cross che sono “legati” a questo. Questo starà a significare che i cross “legati” spesso hanno una valuta in comune, saranno sensibili agli stessi fattori.

Ricordiamo anche che l’analisi storica degli andamenti di cross diversi permette di sapere in anticipo quali sono le coppie che si muovono, quali sono quelle inversamente correlate e poi bisogna anche cercare di capire se tali fenomeni si accentuano o si indeboliscono in relazione a determinati eventi economici. Una volta che si è a conoscenza di queste informazioni si possono individuare delle opportunità di investimento e si potrà per tanto ottimizzare la propria esposizione su una certa valuta piuttosto che un’altra.

Se state leggendo questa pagina, è perché siete interessati al mercato Forex, o meglio siete decisi ad investire sul Forex; il vostro portafoglio generalmente sarà composto da operazioni su più cross. Notate che se la maggior parte di questi cross si muove nella stessa direzione, vorrà dire che aumenterà la vostra esposizione nei confronti dell’andamento di una valuta; nel caso contrario, se i cross in portafoglio tenderanno a muoversi in senso contrario, allora sarete in qualche modo coperti ma a scapito del potenziale di guadagno. A questo punto, una volta che abbiamo scelto il nostro miglior broker, che ci seguirà per tutto il tempo, fidandoci a volte anche ciecamente di questo e una volta che abbiamo deciso la migliore strategia da adottare non ci resta da fare altro che adottare una correlazione adatta alle nostre esigenze.

Mettiamo che stabiliamo una scala di correlazione che va da – 100 a + 100. Questo significherà che più ci si avvicina a -100 è più il cross viene considerato inversamente correlato. da qui la definizione di correlazione negativa.  Dal lato opposto avremo che più ci si avvicina a +100 è più il cross viene considerato correlato. Un coefficiente +15 indica che le valute non sono correlate.

Per capire meglio come funzionano le correlazioni, facciamo un esempio.

Anche in questo caso, prenderemo come esempio dati storici che si riferiscono ad anni passati, in quanto lo scopo è solo dimostrativo.

Esempio:

Prendiamo in considerazione il GBP/USD e l’EUR/USD sul mese di aprile 2007 e nel febbraio 2009.

  • Coefficiente di correlazione dei due cross in aprile su prezzi giornalieri: 91.5;
  • Coefficiente di correlazione a febbraio 2009: 63.

Da qui possiamo subbito ricavarne che i cross “EUR/USD” e “GBP/USD” siano stati molto correlati nel 2007 (coefficiente 91.5) ma non a febbraio 2009 (coefficiente 63). Questo andamento del coefficiente di correlazione tra EUR/USD e GBP/USD si spiega con la perdita totale di confidenza degli investitori nei confronti del GBP dopo la crisi dei muti subprime.

Se guardiamo all’economia del Regno Unito per un attimo, possiamo vedere che questa è molto legata a quella degli Stati Uniti ed è molto attiva nel settore finanziario. Ne deriva che è stata la prima a subire l’ondata di vendite della sua valuta.  ora se nel 2007, si investiva lo stesso importo in acquisto (o in vendita) su EUR/ USD e GBP/USD, sarebbe stato equivalente raddoppiare la propria posizione su solo uno dei due cross. La sola differenza è che è più facile essere reattivi su un cross che su due. Ancora si potrà avere la sensazione di diversificare i propri investimenti quando invece è tutto il contrario. Precisiamo che con i coefficienti di correlazione, rischiate di prendere posizioni inverse su cross molto correlati se non siete molto afferrati in materia. Ovvero si potrà verificare il seguente caso:

long sul GBP/USD e short su EUR/USD

La cosa non ha alcun senso dal momento che quello che guadagnate da una parte lo perdete dall’altra.

Vediamo ancora che una delle tante caratteristiche delle correlazioni riguarda proprio i coefficienti di correlazione ed il loro aggiornamento. Ma come possiamo fare ad aggiornare i coefficienti di correlazione dei diversi cross?

Una delle caratteristiche principali dei tassi di correlazione delle coppie di valute è che queste sono variabili nel corso del tempo. Infatti, il Forex è un mercato molto dinamico e le decisioni delle diverse Banche Centrali o i cambiamenti del
contesto economico e politico possono provocare delle reazioni a catena sui cambi e modificare i coefficienti.

Il metodo migliore per calcolare i valori dei coefficienti dei dati è con Excel, come illustrato nel grafico sottostante;

esempio di correlazione

vediamo il procedimento da utilizzare:

  • Il primo passo riguarda la scelta dei cross di cui volete studiare le correlazioni; Noi abbiamo utilizzato EUR/USD e GBP/USD;
  • il secondo punto riguarda invece la scelta del periodo di tempo su cui volete fare i vostri studi. Prenderemo come lasso di tempo 30 giorni;
  • a questo punto riportate il prezzo di GBP ed EUR su una colonna scegliendo, il prezzo di chiusura del giorno su un mese e prendete come riferimento il grafico a candele giapponesi, time frame daily, dove ogni candela rappresenta un giorno;
  • in una cella vuota scrivete “= CORRELAZIONE” e aprite una parentesi, poi selezionate l’insieme dei valori della colonna EUR, digitate “;” infine selezionate i valori della colonna GBP e chiudete la parentesi.

Inoltre ricordate che non è necessario aggiornare le cifre quotidianamente, ma basta fare questo lavoro una volta ogni 30 giorni.

Cosa intendiamo con arbitraggio?

Quando ci troviamo di fronte a questi tipi di mercato, dopo che abbiamo adottato le nostre strategie più propense per il momento, non sempre possiamo concludere gli affari che ci siamo prefissati o meglio immaginato; Se prendiamo per esempio in esame il mercato interbancario, può succedere che in certi mercati emergenti, le banche locali che non abbiano una buona valutazione di merito creditizio, si trovino a pagare delle operazioni più care rispetto al mercato interbancario. i Più furbi, si servono della velocità della connessione a internet per arbitrare le piattaforme elettroniche dei loro broker. Con una piattaforma con connessione telefonica lenta da una parte e una super veloce dall’altra, si può avere la possibilità di comprare e rivendere in un istante a prezzi diversi. Ma i broker vittime di queste pratiche non ci mettono molto a rendersene conto e in genere non ne sono molto contenti.

Cosa vuol dire essere “Contrarian”?

Le trading room ricorrono ai migliori matematici per elaborare dei raffinati algoritmi che consentano ai migliori trader di cogliere le opportunità ancora prima che queste gli si possano presentare d’avanti.

La potenza di calcolo dei nostri computer, infatti, ci permette di calcolare in qualche frazione di secondo un volume di cifre considerevole, tra queste ricordiamo:

  • analisi delle tendenze;
  • calcolo delle correlazioni tra serie di multipli;
  • regressioni lineari;
  • la statistica a servizio dei profitti.

Oltre a questo tipo di statistica, ci troviamo di fronte alla nascita di un nuovo genere di statistica, la statistica predittiva. I dati spesso non riflettono altro che il passato e di conseguenza questi non possono essere idonei per prevedere il futuro.

Quello che conta è l’opinione, o, più precisamente, la tendenza dell’opinione. Per questo motivo l’analisi di questa tendenza non si basa solo sulle cifre, ma su tutta la mole di informazioni disponibili, i dati strutturati e non. L’opinione di ognuno di noi si forma a partire dall’opinione altrui. Questo nuovo strumento analizza gli articoli, i comunicati stampa e i rapporti degli analisti meglio informati, ma anche i milioni di commenti sui blog e su Twitter. Non vi è bisogno di ricordare che queste analisi sono realizzate in tempo reale,; questo sta a significare che si analizzano i messaggi a mano a mano che vengono pubblicati e con il minor ritardo possibile, così da “sentire” al più presto la tendenza.

Conclusione.

Possiamo vedere, poiché sotto gli occhi di tutti che il mercato oggi giorno non tratta solo un singolo mercato, ma ci troviamo a parlare di un mercato mondiale, globale, decentralizzato e frammentato.

Le transazioni elettroniche vengono eseguite in qualche frazione di secondo da sistemi informatici automatizzati. Non sorprende allora che le agenzie come Dow Jones, Bloomberg o Thomas Reuters propongano dei servizi di analisi linguistica basati sulla rivelazione delle parole chiave caratteristiche dell’opinione pubblica, e proprio le migliori agenzie di  di trading fanno ricorso a questo tipo di analisi di dati non strutturati. La vera novità sta nel fatto che l’informatizzazione del mondo permette o permetterà di rilevare dati senza ritardi e a basso costo su tutti i media, sia audio che video. A questo punto se realmente sono questi i dati di fatto non possiamo fare altro che pensare di prendere in contropiede le tendenze individuate. Questo vuol dire che se per esempio, un vostro amico vi verrà a dire che è il momento buono per comprare oro, vendete di corsa i vostri lingotti. Diversamente se invece volete prendere in controtendenza la controtendenza siete liberissimi di farlo. Starà infatti a voi decidere sempre e comunque la strategia migliore da adottare, per pianificare al meglio le strategie fondamentali del mercato Forex.  Inoltre vi segnaliamo anche un diverso articolo riguardanti le strategie di trading online che vi potrà essere utile.

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Sull'autore

Tommaso Piccinni

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