Per chi opere nel mercato Forex principalmente ma anche per chi in generale faccia uso di qualsiasi attività di trading, lo studio dei mercati avviene tramite l’impiego dell’analisi tecnica e fondamentale. Alcuni traders si specializzano solamente o nell’una o nell’altra, senza considerare che la maggior parte dei piccoli traders sottovaluta l’analisi fondamentale anche se, a nostro avviso sarebbe preferibile un uso congiunto delle due tecniche. I trader professionisti sono concordi nell’affermare che l’analisi fondamentale, può fare la differenza, perché può capitare che un movimento anomalo dal punto di vista dell’analisi tecnica, può essere spiegato solamente con l’analisi fondamentale.
Vediamo dunque queste due tecniche a confronto, metteremo in luce le principali differenze tra analisi tecnica e analisi fondamentale, viste come due approcci al trading completamente diversi. E’ curioso anche osservare come il metodo Forex non tradizionale sia talmente rivoluzionario da essere poter essere collocato in una di queste due tipologie di trading.
La strategia FOREX TRADING non-direzionale, è pura matematica, e quindi deve per forze di cosa essere differente dal trading classico.
Vediamo meglio, di definire però le due strategie prese in oggetto, definendole una per volta. In questo modo risulterà più facile capirne le differenze poiché così facendo saranno facilmente evidenti.
L’analisi tecnica non è una scienza ma è definita come un’arte. Anche se le sue fondamenta si imperniano nella matematica, nessuno è in grado di garantire che un determinato comportamento che si è verificato in passato possa verificarsi anche nel futuro. Infatti sarebbe meglio parlare di probabilità più che eventi, visto cioè come un determinato movimento più probabile o meno di un altro, senza eliminare il rischio e la possibilità di errore. Ancora vediamo che l’ analisi tecnica utilizza lo studio dei grafici, per determinare le proprie decisioni di acquisto o vendita.
Alla base dell’analisi tecnica, ci sono i prezzi passati e i volumi, si studiano i vari tipi di grafici, insieme ad altri strumenti come gli indicatori, per identificare le future tendenze del mercato, come si muoverà il mercato, in sintonia a ciò che è avvenuto nel passato con più probabilità.
L’analisi fondamentale invece studia il valore intrinseco di uno strumento finanziario, di un azione, di una quota di una società, di un mercato, di una particolare economia. Tutto questo risulta possibile andando ad utilizzare indicatori sintetici; nel caso delle valute il Pil, il tasso di disoccupazione, l’inflazione, il livello dei tassi d’interesse, il settore immobiliare, le importazioni e le esportazioni, le vendite al dettaglio, la fiducia dei consumatori e così via.
La principale differenza tra l’analisi tecnica e fondamentale è semplice: l’analisi tecnica si basa sulle figure storiche del mercato, con la convinzione che un’identica formazione grafica deve generare lo stesso movimento nel passato e nel futuro dei prezzi. Quindi è vero che alcune formazioni grafiche è si ripetono, ma mai al 100%, in quanto durante le ore di negoziazioni potrebbero intervenire altre variabili. Tra queste variabili la principale risulta essere l’analisi fondamentale, che potrebbe interrompere la formazione grafica, inducendo un risultato diverso. Per tale motivo si è deciso di parlare nello stesso momento, poiché le due categorie sono tra loro correlate.
Perché fare Trading Con l’Analisi Tecnica?
Possiamo subito dire che l’analisi tecnica ha come obiettivo sicuramente il miglioramento dei vostri risultati di trading. Ebbene, l’analisi tecnica tratta di metodi relativamente semplici basati su studi grafici che servono a comprendere i movimenti dei prezzi sul breve e medio periodo. Fin qui niente di particolarmente difficile anzi, molto semplice ed esplicito.
Per raggiungere i suoi scopi un bravo trader utilizza un certo numero di strumenti che il più delle volte vengono costruiti direttamente dai software di trading. Quindi il nostro esercizio sarà semplicemente quello di saperli interpretare.
Naturalmente questi indicatori, non potranno mai essere considerati perfetti al 100% poiché hanno purtroppo il limite di trascurare l’aspetto “umano” e per tanto non tengono in considerazione la possibilità ed il rischio del cambiamento di tendenza del mercato. A questo punto, una domanda che ci poniamo può essere: cos’è l’Analisi tecnica? Ovviamente niente di più facile, poiché l’analisi tecnica è una pura analisi del passato da cui si ricava una previsione sul futuro tramite il riconoscimento di certi “pattern”, per i successivi cambiamenti di acquisto o vendita. l’Analisi tecnica utilizza un principio di base che è poi quello che vi permetterà di ridurre i rischi e di trovare dei validi punti d’ingresso e uscita sui cross analizzati.
Dopo aver delineato per grosse linee cos’è l’analisi tecnica, possiamo andare a vedere lo studio vero e proprio dell’analisi tecnica. Infatti studiandola dobbiamo sempre e comunque tenere presente che studiare il passato di determinati mercati, dei suoi movimenti, non ci garantisce di indovinare a colpo sicuro il movimento futuro, Questa è una legge matematica inconfutabile. Qui entra in gioco l’esperienza, e quindi l’integrazione dell’analisi tecnica con la propria esperienza. Inoltre, l’analisi tecnica non è indispensabile per operare sul Forex. Questo vuol dire che l’analisi tecnica ci potrà consigliare delle piste così come delle indicazioni, ma molti trader si accontentano delle osservazioni di base e del trading speculativo sulle notizie economiche.
L’analisi tecnica, possiamo riassumerla come il modo di prevedere l’andamento futuro di uno strumento finanziario; questo è possibile farlo esaminando i movimenti che il prezzo di questo strumento ha avuto nel passato.
Quando si analizza il prezzo nel passato per prevedere l’andamento futuro, si utilizzano i grafici, tra i più utilizzati ricordiamo il grafico a candele giapponesi.
L’analisi tecnica si applica su tutti gli strumenti finanziari. Tra questi ricordiamo:
- titoli azionari;
- forex;
- futures;
- indici;
- metalli preziosi.
Questi strumenti si basano sul time frame. Il time Frame è il periodo di riferimento delle candele del grafico.
Se ad esempio un time frame di 10 minuti, ogni candela esprimerà una durata di 10 minuti. Esistono grafici da time frame anche inferiori come da 1 minuto o anche da max. 5 minuti, fino ad arrivare addirittura ad un mese. Diamo per scontato inoltre che maggiore sarà il time frame e maggiore sarà l’attendibilità dell’analisi del grafico, ppoichéla maggior parte dei traders che utilizzano l’analisi tecnica fa trading dal grafico 4 ore in su, preferendo il giornaliero, per una serie di ragioni. Oltre all’affidabilità, in questo modo si può fare trading con posizioni di più ampio respiro. In effetti risulta che trading di giorni e settimane e psicologicamente più facili da gestire perché non richiedono ore e ore attaccati allo schermo del computer.
Ovviamente questi dati sono personali, cioè non sono uguali per tutti i soggetti, ma cambiano asseconda del soggetto, perchè ci sono persone che lavorano nell’intraday, cioè aprono e chiudono tutte le posizioni all’interno della stessa giornata, e che non riuscirebbero a dormire la notte sapendo di avere una posizione aperta in piattaforma.
I principali argomenti dell’ dell’analisi tecnica sono:
- Il prezzo sconta ogni cosa;
- I movimenti del prezzo non sono sempre casuali;
- Cosa è più importante del perché.
Vediamole nel dettaglio.
Il primo argomento, parte dal fatto che il prezzo include dentro se stesso tutto ciò che avviene nel mercato, comprese le news e le informazioni, i rumors, le dichiarazioni, tutto ciò che influenza il mercato è racchiuso e individuabile all’interno del movimento del prezzo.
Il secondo argomento, riguarda il tipo di analisi, che non si prefigge di essere precisa al 100%, e nemmeno al 90%.
Semplicemente si pone di avere ragione la maggior parte delle volte. In base alle condizioni di mercato, potremo ottenere una percentuale di successo in certi periodi inferiore al 50% in altri molto superiore, tutto ovviamente dipenderà dall’interpretazione dei grafici. in media avere successo il 60% o 65% delle volte, considerando take profit e stop loss alla stessa distanza, è già un ottimo risultato.
Ci sono traders che basano la propria operatività sul 50%, ovvero sul fatto che il mercato tende ad essere casuale la maggior parte del tempo e per tanto solo poche volte può essere prevedibile, il chè può significa che entrando in vendita o in acquisto a caso, mediamente nell’arco di molti mesi o anni avremo una percentuale di successo pari al 50%.
Supponiamo che entrando a mercato 40 volte al mese, ci si accontenta di 24 profitti e 16 perdite. In termini percentuali è il 60% di operazioni positive e questo è definibile un ottimo successo. Questo dimostra (provare per credere) che la media del 50 e 50, o del 60 e 40 (nel caso dell’analisi tecnica a nostro vantaggio – 60% vincite 40% perdite)
Chi utilizza l’analisi tecnica quindi è consapevole che questa spesso sbaglia, accetta ogni sconfitta e aspetta i profitti, sapendo che le medie vengono rispettate nel lungo termine e nel frattempo si possono presentare anche sotto forma di sequenze negative o positive più o meno lunghe.
Per quanto riguarda il metodo Forex Trading Non-Direzionale questo è totalmente esente. Possiamo quindi vedere nel dettaglio di cosa è composta e come si può definire l’analisi tecnica, in rapporto.
Il terzo argomento invece si concentra sopratutto su 2 domande fondamentali:
- Cosa mostra il prezzo corrente?
- Qual’ è la storia del prezzo corrente.
Il prezzo può essere definito, secondo un analisi economica, semplicemente come il risultato della battaglia tra chi compra e chi vende.
Mentre per i traders che utilizzano l’analisi fondamentale, la domanda che si pongono è “perché abbiamo la quotazione attuale?” Il trend è la direzione generale del prezzo. Cioè in generale, nella maggior parte dei casi il prezzo segue una direzione; questa può essere in salita o in discesa e la si può individuare sul grafico utilizzando le medie mobili, oppure guardando il grafico pulito, osservando come sono i massimi e i minimi delle candele.
In generale, massimi discrezionali, indicano un trend ribassista mentre minimi crescenti indicano un trend rialzista.
E’ importantissimo per un trader tecnico, individuare il trend. Esistono 3 tipi di trend differenti a seconda del periodo:
- il trend primario o di lunghissimo;
- il trend secondari o di medio;
- il trend minore o di breve.
Il primo trend, va dai 6 mesi fino ad un anno o più; il secondo va da un periodo tra le 3 settimane e i 3 mesi; il terzo trend, è inferiore alle 3 settimane.
Questi trend sono ovviamente inclusi uno dentro l’altro e possono essere anche contrari, come ad esempio possiamo avere un trend primario ribassista e un trend minore rialzista, ed in questo caso si avrà un’inversione di tendenza.
Generalmente il trend più è espresso da un periodo lungo, più tende a dominare sugli altri trend; questi ovviamente risultano opposti e tenderanno ad esaurirsi a favore del trend superiore, in una specie di effetto “normalizzazione”.
- TREND PRIMARIO
- TRENDE SECONDARIO
- TREND MINORE
Quando un trend è in attivo, il prezzo raramente segue sempre la direzione del trend; a differenza segue delle oscillazioni, esplode in trend, e si riferma.
Queste fasi vengono definite in questo modo:
- Accumulazione;
- Rialzo;
- Distribuzione;
- Ribasso;
Accumulazione: fase di accumulazione, definita come quella azione in cui il prezzo rimane piuttosto stabile e non vi sono movimenti accentuati in nessuna direzione. In questa fase i traders istituzionali, cioè coloro con maggiori capitali, stanno preparandosi per il successivo rialzo. succede quindi che comprano lentamente in modo da non far intuire ai piccoli le loro intenzioni.
Rialzo: questa fase, riguarda un certo punto preciso degli acquisti, cioè quella fase in cui gli acquisti si faranno più consistenti, poiché i trader via via più piccoli si muoveranno in genere a seguito di buone notizie.
Distribuzione: segue la terza fase, ossia quella fase in cui il prezzo torna in una fase di stasi. In questa particolare azione, i grossi investitori stanno chiudendo le loro posizioni in profitto e questo genera un rilento rialzo se non anche uno stop del rialzo.
Ribasso: di solito e quasi sempre accade, dopo un eccessivo rialzo, si ha una fase di ribasso e questo avviene quando un ondata di vendite che non trova controparti e determina la discesa del prezzo con eccessiva velocità.
In questo momento il mercato è composto da molti venditori e pochi compratori, il prezzo scende rapidamente e comincia così la prossima fase di accumulazione, riparte quindi un altro ciclo, come spiegato meglio dai grafici.
L’analisi tecnica utilizza anche gli indicatori. Tra questi i più famosi sono lo Stocastico, i Pivot Point, l’Ichimoku.
Le analisi tecnica hanno però 5 debolezze fondamentali:
- la distorsione personale dovuta alla discrezionalità
- i segnali di analisi tecnica spesso avvengono in ritardo
- discrezionale, lo stesso grafico può essere interpretato diversamente in base alla persona che lo analizza, perché non ci sono regole meccaniche e precise al millimetro.
- esistono sempre più trend e più livelli chiave anche in contrasto, non è sempre chiaro il grafico e questo genere spesso indicazioni diverse provenienti da traders diversi.
- difficoltà psicologiche, si può andare incontro a fenomeni di sequenze negative difficili da gestire e controllare emotivamente. E’ unico ed uguale per tutti, non arriva in ritardo, non c’è da sopportare il peso delle perdite, non è libero da interpretazioni ma fissa paletti rigidi, è libero da emozioni.
- Il metodo Forex Trading Non-Direzionale è esente da tutti questi 5 problemi.
L’analisi fondamentale, come spiegato all’inizio del testo, assume che il mercato è dal punto di vista grafico molto casuale e per avere un trading di successo occorre seguire i market mover, il calendario economico, le correlazioni Forex, nonché atteggiamenti e decisioni delle banche centrali e dei governi degli stati, se non anche elezioni. La prima cosa da analizzare è lo stato generale delle economie, questo è possibile farlo, osservando i grafici dei titoli di borsa.
Punti di forza e di debolezza del trend
Tra i punti di forza, il trend di lunghissimo termine è il più affidabile; solitamente questa tecnica viene utilizzata per operare in investimenti di lunghissimo termine.
Lavorando su, piani futuri, obbiettivi e progetti, se non anche conoscendo le informazioni che stanno nello strumento oggetto del nostro trading, possiamo valutare con precisione come quello strumento finanziario si muoverà in futuro, in quanto saremo in grado di valutare se sta attuando progetti e politiche sensate, intelligenti oppure potenzialmente pericolose e fallimentari.
Queste sono tutte informazioni il quale è possibile conoscerle in anticipo e quindi è possibile anticipare il mercato,. a differenza dell’analisi tecnica, che invece rende impossibile.
tra le debolezze dell’analisi fondamentale, ne enunciamo 3:
- Difficile reperire notizie vergini e non contraffatte:
- Difficile mettere insieme le varie notizie;
- C’è sempre una rilevante parte di discrezionalità, e questo rende questo metodo come l’analisi tecnica soggetta anche a periodi di drawdown prolungati.
Ricordiamo ancora una volta che il metodo Forex Trading Non-Direzionale è completamente diverso da queste 2 tecniche, non è affetto nemmeno da uno dei lati negativi e allo stesso tempo offre grazie alla matematica una strategia forex con un rischio inferiore alle tecniche sopra elencate per portare a casa in media il 5% al mese.
Di seguito, potrete trovare dei link su articoli specifici che vi potrebbero interessare sui seguenti argomenti:
- Analisi tecnica e fondamentale
- Trading discrezionale e trading metodico o meccanico
- Trading non direzionale
- Analisi Quantitativa
- Analisi macroeconomica del trading
- Analisi grafica
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