Su cosa conviene investire per l’anno 2019? Conti deposito o Piani di Accumulo? Come proteggere i capitali risparmiati? Tutto dipende dalle esigenze di investimento, dagli obiettivi che si vogliono perseguire nel medio-lungo termine e dal budget a disposizione.
Nonostante le affinità, tra i due prodotti di investimento intercorrono delle rilevanti differenze e caratteristiche peculiari che debbono essere validamente considerate.
E allora su cosa puntare? Quale migliore conto deposito sottoscrivere? Quali sono i vantaggi di un Piano di Accumulo? Sono tanti i quesiti che sorgono in merito alla scelta tra l’uno e l’altro strumento di gestione del risparmio, per questo ci proponiamo di analizzare le differenze tra conto deposito e piano di accumulo.
Meglio PAC o Conto Deposito: quale scegliere?
Un vero e proprio rebus quello che ha per oggetto la scelta tra due soluzioni di investimento apparentemente assimilabili. Tanti i dubbi che sorgono in merito all’implementazione della migliore strategia di investimento, che deve tenere debitamente conto degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Se la finalità è quella di accantonare risparmi e ottenere al contempo un rendimento economico sul capitale investito, allora i conti deposito, i PAC e i libretti di risparmio postale sono tra i principali asset da includere nel proprio portafoglio di investimenti.
Ma, nonostante l’apparente affinità tra le due forme di investimento, i conti deposito sono strumenti adatti agli investitori con un basso profilo di rischio, mentre i PAC possono essere soluzioni ad elevata rischiosità, specie se sono inclusi nel paniere fondi azionari altamente speculativi.
Per comprendere il funzionamento e su quale prodotto puntare per ottenere un rendimento economico, è bene capire le caratteristiche dell’uno e dell’altro prodotto.
Conto Deposito: cos’è e come funziona?
Per chi ricerca una soluzione di gestione del risparmio conveniente e a basso profilo di rischio, il conto deposito è un conto agganciato al conto corrente che garantisce un rendimento fisso.
Sono adatti a chi ha un orizzonte temporale breve e non vuole impegnare i propri risparmi in forme di investimento di tipo gestito.
Si può optare per la sottoscrizione di un conto deposito libero o un conto vincolato: in caso di somme vincolate dai 3 ai 60 mesi, i rendimenti economici sul capitale investito e depositato sul conto tendono a salire.
Per avere maggiori informazioni in merito vi suggeriamo la lettura di questo articolo sui migliori conti deposito.
E i PAC cosa sono?
A differenza dei conti deposito, i Piani di Accumulo o PAC non garantiscono una remunerazione fissa, ma consentono di mettere da parte in modo graduale un importo considerevole.
Infatti, anche per chi non dispone di capitali considerevoli, è possibile iniziare ad investire su un PAC: sono molti gli istituti di credito e gli organismi di investimento che consentono ai risparmiatori di versare somme esigue (anche 50 euro mensili).
Per questo, i PAC sono adatti per coloro che hanno una propensione di rischiosità medio-alta e per coloro che vogliono creare dei capitali per finanziare determinati obiettivi già fissati.
PAC o Conto Deposito a confronto
Arriviamo al “dunque” e scopriamo le differenze che intercorrono tra i PAC ed i Conti deposito.
I PAC sono strumenti che consentono di massimizzare i rendimenti andando ad investire sia durante periodi in cui il trend è “rialzista” che “ribassista”; il conto deposito (sia libero che vincolato) consente di battere l’inflazione garantendo rendimenti certi, anche se nell’attuale contesto economico sono in forte calo.
Se si sottoscrive un PAC il capitale non è assolutamente garantito, mentre nel caso dei conti deposito, il capitale è “protetto” dalle fluttuazioni e dal continuo “sali” e “scendi”. Ciò non implica che il conto deposito sia scevro dai rischi.
Il PAC è uno strumento di investimento anche per chi ha un capitale esiguo, mentre il conto deposito è adatto per chi ha già una cifra considerevole da investire e da vincolare in un lasso temporale variabile.
In definitiva, non esiste una risposta giusta o sbagliata. È necessario, prima di tutto, individuare le finalità dell’investimento, tenere conto del budget a disposizione e del livello di rischio che si intende accettare.
Di conseguenza, si può optare per lo strumento di gestione del risparmio più confacente a soddisfare i propri bisogni remunerativi o di protezione del capitale.
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