Solamente tra gennaio ed aprile del 2012 sono state aperte in Italia circa 250 mila partite IVA da parte di privati o di società. Questo continua ad essere un tema di attualità nonostante la crisi; sono ancora molte, però, le questioni in sospeso attorno alle partita IVA.
Come si aprono? Chi può aprirle? Quanto costa aprirle? Quali sono le spese da sostenere? Vediamolo in questo e nel precedente articolo.
Aprire una partita IVA, dopo aver verificato con il proprio commercialista se sia effettivamente conveniente, è molto semplice. Innanzitutto bisogna precisare che la partita IVA la possono aprire tutti i titolari di una società ed i professionisti autonomi, ossia chi esercita un’attività economica organizzata allo scopo di vendere, produrre e scambiare beni o servizi.
Una partita IVA la si apre semplicemente ed un modo totalmente gratuito. Si compone di 11 numeri: i primi 7 indicano il contribuente, mentre i successivi 3 identificano il Codice dell’Ufficio delle Entrate; l’ultimo, infine, ha carattere di controllo.
Per aprire una partita IVA è sufficiente comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività, entro 30 giorni dal relativo inizio, con un’apposita dichiarazione, redatta su modello AA9/7 (ditta individuale e lavoratori autonomi) oppure modello AA7/7 (società): entrambi i modelli si possono scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
La presentazione dei modelli può essere presentata attraverso i seguenti modi:
– recandosi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate con apposito documento di riconoscimento;
– invio con raccomandata con ricevuta di ritorno, con in allegato fotocopia del documento di riconoscimento;
– invio per via telematica, tramite il software apposito che si scarica dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta rilasciata o inviata la dichiarazione firmato, verrà assegnato il numero di partita IVA che rimarrà per sempre lo stesso fino al termine dell’attività.
L’ultima tappa è è relativa all’Inps, dove è necessario recarsi per aprire la propria posizione previdenziale. Per chi deve registrare una ditta individuale, dovrà inoltre iscrivere l’impresa alla Camera di Commercio, e comunicare al Comune l’avvio della propria attività.
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