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Le leve che agiscono sul prezzo del petrolio

Le leve che agiscono sul prezzo del petrolio

Secondo alcuni analisti economici, stiamo cominciando ad assistere alla nascita dell’intensificarsi delle pressioni della domanda del petrolio sul mercato. Tutto merito di questa piccola ripresa che si sta cominciando a vedere negli Stati Uniti. Ci vorrà ancora del tempo per vedere il ritorno di una visione più positiva delle prospettive economiche, un rialzo dei prezzi e la pressione crescente della domanda in settori specifici.

petrolio

Il raffinato, che viene prodotto negli Stati Uniti, continua ad essere considerato una sotto-produzione del carburante diesel e di quello per l’aviazione(distillati medi). Anche la disponibilità di una “miscela estiva” ad alto contenuto di ottani sarà testata in alcune delle aree metropolitane statunitensi, anche quest’anno, mentre ci siavvicina a  giugno.

Ora, non dovrebbe esserci una grave carenza, visto che il mercato non è a corto di prodotti petroliferi. Ma il continuo miglioramento della domanda si tradurrà in un po’ di crisi del mercato a causa delle infrastrutture, della capacità di raffinazione e la posizione. Potrebbero anche emergere delle carenze di terminali di distribuzione all’ingrosso / al dettaglio. Nessuno di questi problemi, tuttavia, ha a che fare con le riserve o i livelli di produzione.

Paradossalmente, come la disponibilità di petrolio diventa più di una preoccupazione, si sperimenta uno sviluppo un aumento delle importazioni di prodotti petroliferi raffinati.

La produzione di petrolio, da impianti cosiddetti non convenzionale, è destinata a salire. Il fondamento di base è che la nuova disponibilità di petrolio non convenzionale è notevole e potrebbe abbassare il prezzo di mercato.

Sembra abbastanza plausibile. L’avvento di tutto questo petrolio, spesso chiamato, in modo errato, olio di scisto, ha rivisto tutto. Gli esperti del settore hanno già stimato tutto, da quanto ce n’è nel terreno al volume che sarà estratto. I dati definitivi possono mostrare che gli Stati Uniti produrranno così più petrolio quest’anno rispetto a quanto prodotto per quasi quattro decenni.

Ma questo non significa che il petrolio entrato nel mercato sia più conveniente. In effetti, era stata la giustificazione per un aumento delle importazioni. Era semplicemente meno costoso produrre all’estero. Eppure questa nuova produzione nazionale puotrebbe andare a vantaggio dei prezzi stessi. Purtroppo, ci sono considerazioni che rendono questo discorso abbastanza improbabile. I costi operativi per perforare ed estrarre questo “nuovo petrolio” sono superiori rispetto all’estrazione del greggio convenzionale. In più questo il greggio prodotto, richiede un trattamento supplementare, la separazione delle impurità.

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Luca M.

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