Nel 2012, sono stati prodotti circa 200.000 robot industriali in tutto il mondo. La maggior parte della produzione di questi robot ha avuto luogo nelle areee dell’Europa e del Giappone, dove è già presente una buona base di affermati produttori di robot industriali. Tra il 2011 ed il 2016, la produzione dei robot industriali prodotti nell’areapacifica dell’Asia Pacifico (escluso il Giappone) è prevista crescere con un CAGR (che non è altro che il tasso medio composto di crescita) del 9,6%: Questo significa che la produzione di robot industriali della zona Asia Pacifico crescerà più che in qualsiasi altra regione del mondo. La Cina, come al solito, farà la parte del leon visto che si stima contribuirà in modo significativo alla questa crescita.
Vi sono numerosi fattori che possomno influenzare la composizione dell’indice CAGR, che potrebbero anche finire ad aumentare ulteriormente questo già grande fattore di crescita della produzione di robot nell’area. La decisione di acquistare un robot da un fornitore piuttosto che da un altro dipende da molti fattori come, per esempio, il costo, l’applicazione per la quale si ha bisogno deol robot, la localizzazione del fornitore e la sua gamma di competenze. In alcuni casi, può anche svolgere un ruolo fondamentale l’allineamento politico. Per esempio, gli utenti finali cinesi possono essere riluttanti a fare affari con i fornitori giapponesi, a causa della disputa tra i rispettivi governi sull’appartenenza delle isole Senkaku-Diaoyus. Un dato di fatto è che una notevole quantità degli investimenti cinesi in infrastrutture ed impianti per la produzione si basa su finanziamenti dello stesso governo cinese.
La produzione industriale cinese è cresciuta con un indice CAGR che si è assestato al valore di circa il 14,5% negli ultimi dieci anni. Un trend simile lo ha avuto anche la domanda cinese per l’automazione industriale. Nel suo recente annuncio legato al piano quinquennale, è risultato chiaramente che la Cina è seriamente intenzionata a privilegiare l’acquisto di merci che sia fornita preferibilmente da fornitori nazionali piuttosto che affidarsi pesantemente dalle importazioni estere, come è stato fatto fino ad oggi. In fondo in Cina sono cresciuti anche produttori locali come la GSK e la SIASUN, che sono due esempi di fornitori nazionali.
Tuttavia, potrebbe volerci un certo lasso di tempo, affinchè i produttori nazionali cinesi possano riuscire ad ottenere una certa credibilità dal mercato, anche potendo offrire tutta una serie appetibile di soluzioni a basso costo. Per tale ragione tutti i principali produttori cinesi di robot, come la ABB, la KUKA Roboter e la Yaskawa hanno aperto nuovi impianti di produzione nelle regioni cinesi. Nonostante tutto crearsi dal niente una buona fama sul mercato non è cosa semplice.
Comunque, quella che sembra essere, probabilmente, la notizia più importante riguardante il mercato industriale robot in Cina, è stata l’annuncio che è stato fatto dalla Foxconn della sua intenzione di realizzare una gran quantità di robot nelle sue fabbriche nei prossimi 2 o 3 anni, con l’intenzione di vendere non solo sul mercato interno ma anche per poter innondare il mercato globale con i robot che avrebbe costruito. Questa notizia è stata generalmente accolta con scetticismo dal mercato. Tuttavia, vi è ancora una chiara necessità per l’azienda cinese di investire pesantemente in automazione. Però, parallelamente cresono anche le preoccupazioni per quanto riguarda il trattamento e le condizioni di lavoro dei suoi stessi dipendenti.
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