Gli analisti statunitensi sono di nuovo in subbuglio, per quella che definiscono un’altra “buona” idea dei geni al governo. Quindi sarcasticamente sostengono che l’amministrazione Obamarama voglia “davvero” aiutare i proprietari le cui case non valgono ciò che hanno preso in prestito per acquistarle. Il problema è sempre quello legato ai mutui elargiti ai proprietari di case che si trovano sommersi dal loro mutuo e che erano assicurati dagli istituti Fannie Mae e Freddie Mac, sponsorizzati dal governo. Questi istituti di assicurazione per i mutui immobiliari fanno parte delle imprese che il governo degli Stati Uniti ha dovuto prendere in consegna, quando nel 2008 è scoppiata la bolla dei mutui.
In realtà, continuano, questi geni possiedono o assicurano quasi la metà di tutti i mutui per l’acquisto degli immobili negli Stati Uniti. Ovviamente, a loro piace scommettere in grande. Solo che non hanno puntato da soli, ma hanno giocato tutto il paese e l’intero sistema.
Gli ideatori, manco dirlo, sono sempre le banche, quei creditori ipotecari dei mutui prime e subprime,che stavano distribuendo prestiti su prestiti. Gli istituti Fannie e Freddie piano piano li hanno acquistati tutti dalle banche. Per non dimenticare, è proprio da questo giro che tutti i soldi provenivano per svanire nel turbinio che ha alimentato la bolla dei mutui, complice le politiche dei tassi di interesse bassi.
Quindi, Fannie e Freddie si sono ritrovati con mutui in sofferenza ed i geni del governo hanno pensato di rifinanziarli tutti ad un tasso inferiore. Ma il problema è che e persone non riescono a starci dietro. Le banche non consentono di accendere prestiti da loro. Sarebbe stupido da parte loro, dare del denaro sapendo che probabilmente faranno molta fatica per farselo rendere. E tutti sappiamo le banche non sono stupide.
Ma, a quanto pare, questo discorso va bene per Fannie e Freddie a fare. Perché? Perché non si prendono un rischio aggiuntivo. Sono già reparti governativi insolventi. Quindi sono i contribuenti che si stanno assumendo il rischio aggiuntivo, aiutando i mutuatari a ridurre i pagamenti, consentendo loro il rifinanziamento.
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