Negli ultimi periodi, abbiamo assistito ad una lenta e difficile ripresa economica da parte dell’Italia a seguito della crisi finanziaria che ci ha colpito.
Anche il pil italiano, stenta a ripartire, anche perchè ha perso quasi 10 punti percentuali nelle fasi più profonde della crisi, ed oggi non riesce a ripartire. Ma quali sono le cause? Sopratutto, come mai non si è ancora riusciti ad azzerare le perdite?
L’Italia arranca e questo purtroppo è un dato di fatto! Tutto questo pesa molto sull’economia degli Italiani e sopratutto sui loro investimenti che non sanno dove dirigersi o su quali asset investire. Non è da un aumento dei redditi che gli italiani hanno potuto togliersi delle soddisfazioni. Anzi, siamo certi che u questo punto, molto è cambiato e sono in tanti quelli che oggi hanno perso.
Gli Italiani sono un popolo di risparmiatori vero o falso?
Per fortuna o per sfortuna, gli Italiani, sono ancora un popolo che riescono a mettere da parte qualche soldo. Vero o no, sta di fatto che siamo classificati come il 3° paese che riesce a risparmiare più di altri, dietro a Germania e Francia. Purtroppo l’ammontare dei risparmi, non è più quello di una volta, ma nonostante tutto si cerca di arrivare ad un risparmio globale del 10%, tanto da posizionarci prima dei britannici o almeno questo è quanto affermato dall’Eurostat.
Ma il problema principale che noi oggi poniamo riguarda proprio il come e dove investire i propri risparmi. La speranza degli investitori Italiani è quella di recuperare da un lato i rendimenti in base al proprio investimento effettuato, e dall’altro anche la possibilità di recuperare quello che fino ad oggi è andato perduto.
Conviene ancora investire nel Patrimonio immobiliare?
A nostro avviso, non è il settore trainante dell’economia Italiana, il quale ha subito negli ultimi anni, vuoi per causa della crisi, vuoi per altri motivi, un impressionante crollo dei prezzi. Nonostante tutto però possiamo confermare che meglio di altri settori, ancora l’investimento immobiliare, riesce a garantire qualche soddisfazione anche se in termini ridotti rispetto a quello pre-crisi. È davvero così? Se questo fosse vero, dove conviene investire?
Risparmio Gestito: gli italiani investono meglio o peggio degli altri europei?
Una domanda a cui non possiamo rispondere se non comparando l’elemento di insieme del risparmio gestito:
- fondi comuni d’investimento;
- fondi pensione;
- polizze vita, ecc.
Queste sono nella maggior parte dei casi gestite in tutta europa da multinazionali, quindi, sono un ottimo strumento di valutazione per fare il confronto, in quanto moto simili in tutta l’Europa. .
In Italia i fondi comuni rappresentano circa l’11% del totale del risparmio. Dopo di noi, fa meglio solo la Germania con un 9,8% e Francia con un 6,8% seguita e staccata dalla Gran Bretagna con un 4,2%.
Peggio invece se si guarda nel suo insieme con i fondi pensione. In questo caso, solo il 20,7% degli Italiani investe, contro il 34,2% dei cugini d’oltralpe e il 31,3% della Germania. La G.B. invece fa segnare in questo campo un buon 59,4%.
Considerando un insieme del risparmio gestito degli Italiani, non andiamo oltre il 30% del totale, considerando che tutti gli altri paesi, sono abbondantemente sopra il 40% e la Gran Bretagna va oltre il 60%.
Perché in Italia non vi è la mentalità del risparmio gestito?
Stando ai dati, il risparmio gestito è considerato migliore rispetto al fai da te, molto comune in Italia. Il risparmio gestito è realizzato da operatori professionali, e a differenza di quello che può sembrare sono molto più redditizi, se si considera anche il fatto che il fai da te non porta grandi successi. Questo invece, rispecchia una debolezza degli italiani negli investimenti che sono invece sempre più propensi a gestire da soli la propria ricchezza.
Uno sbaglio che oggi non ci possiamo più permettere di fare, in quanto le probabilità di un insuccesso e di sbagliare sono dietro l’angolo. Se poi volgiamo lo sguardo ai fondi pensione, allora possiamo notare come vi è una scarsa propensione verso questi e quindi al proprio futuro si pensa poco.
Italia VS Europa: risparmio gestito e Fondi comuni d’investimento
Se rimaniamo sul tema dei fondi comuni, possiamo meglio notare come l’asset allocation (ovvero la distribuzione dei prodotti) dei risparmiatori italiani è differente rispetto a quella di altri paesi della stessa Europa. Ad esempio:
- i fondi obbligazionari rappresentano, sullo stock del risparmio gestito, un valore di circa il 43% solo in Italia, mentre nel resto d’Europa non arriva oltre il 29%;
- fondi azionari in Italia il 20% contro il 36% dell’Europa;
- i bilanciati europei, costituiscono in Italia solo l’85 contro il 155 del resto d’Europa e sono nella maggior parte dei casi tendenti agli investimenti azionari ed obbligazionari;
Gli Italiani, purtroppo non li possiamo considerare come degli ottimi investitori di Borsa, rispetto agli investitori europei. Questo potrebbe essere un punto a sfavore degli Italiani, se si considera che oggi è possibile investire in borsa anche con il Fai da te stando comodamente seduto a casa, grazie ai broker online. In questo modo, si sono perse delle ottime occasioni per ottenere un maggior rendimento sui mercati azionari europei e mondiali.
Ottime occasioni nel risparmio gestito: quali sono i titoli su cui puntare?
Abbiamo appena detto che oggi è possibile investire in borsa comodamente da casa, grazie alle piattaforme di trading online, i quali permettono agli italiani di investire in borsa su qualsiasi asset senza rivolgersi alla propria banca. Inoltre oggi con i broker online è possibile investire anche nelle opzioni binarie o nel trading Forex. Ma questo lo tratteremo a breve nel corso di questo approfondimento.
Se guardiamo al mese scorso, possiamo notare come sia stato un mese positivo per la raccolta netta delle società quotate a Piazza Affari. Quindi, perché non iniziare ad entrare nella mentalità degli investimenti in borsa online? Le opportunità da cogliere sono tante e di seguito, abbiamo voluto presentarvi alcune delle migliori occasioni, rilasciate dai migliori analisti. Vediamo meglio di chi si tratta.
Banca Azimut
Al momento uno dei migliori titoli, sembra essere Azimut che a settembre ha riportato una raccolta netta positiva pari a € 339 milioni chiudendo il mese con un saldo positivo rispetto ad inizio anno di circa € 5,2 miliardi. secondo indiscrezioni, Azimut potrebbe anche disporre di un capitale extra che varia tra i € 300 e i € 400 milioni da utilizzare per un programma di buy-back o per il pagamento di dividenti straordinari o anche solo per effettuare acquisizioni.
Per tutti coloro che vogliono investire in azioni Azimut, ricordiamo che il prezzo di obbiettivo è posto pari a € 18,5. Asset che a nostro avviso è utile possedere in portfolio, considerando che anche Deutsche Bank è interessata all’acquisto..
Banca Mediolanum
Per ciò che riguarda invece Banca Mediolanum, nonostante il suo andamento non raggiunge quello di Azimun, rimane pur sempre un ottimo investimento. Nel solo mese di settembre ha fatto registrare un netto totale pari a € 164 milioni. Con questi dati, il bilancio della banca da inizio anno, fa segnare un passo positivo rispetto ad inizio anno di € 3,925 miliardi con un incremento pari al 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Al momento per tuti coloro che vogliono acquistare Medilanum, segnaliamo una strategia bullish sul titolo, ed un prezzo obiettivo a € 7,5.
Il titolo spinge forte piazza affari, tanto che anche Banca Akros consiglia di accumularlo in portafoglio un target price a € 7,2 euro, con una conferma del rating che giunge a seguito della diffusione dei dati relativi alla raccolta di settembre in linea con le attese e la stagionalità.
Per tutti coloro che vogliono investire in azioni bancari Italiane, Mediolanum, è una delle azioni maggiormente consigliabili e che consigliamo di possedere all’interno del proprio portfolio.
Fineco Bank
Spostiamoci adesso, su Fineco Bank, rimanendo sempre all’interno del settore di investimento bancario.
Anche per Fineco, il mese di settembre si è chiuso in positivo, con una raccolta delle società pari a € 224 milioni contribuendo ad aumentare il suo bilancio positivo da inizio anno. Oggi siamo a quota € 3,585 miliardi, con un calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2015. Tutto sommato però è sempre un buon asset da mantenere all’interno del proprio portafoglio.
Al momento chi vuole investire su Fineco, si trova a pagare un prezzo obiettivo pari a € 5,9.
Banca Generali
Seguono dopo i primi titoli bancari, altri titoli, anche se pur di minore rilevanza ma che fanno segnare un mese chiuso in positivo. In questo caso, vi sono buone notizie anche per Banca Generali che come le precedenti chiude il mese di settembre in positivo, con una raccolta netta in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, chiudendo con un + € 259 milioni, con un saldo da inizio anno in salita del 36% con € 4,1 miliardi.
Anche questo titolo è consigliabile da mantenere in portfolio per tutti coloro che vogliono investire su di esso, mantenendo un titolo obbiettivo pari a € 19,8.
Anima Holding
Al contrario invece, sono deludenti, le indicazioni che arrivano da Anima Holding, la quale ha chiuso il mese di settembre con una raccolta netta negativa per circa € 130 milioni. Nonostante tutto però mantiene un saldo da inizio anno ad oggi positivo con un + € 4,5 miliardi.
In questo caso, consigliamo sempre di possedere il titolo all’interno del proprio portafoglio ma di andare cauti, anche perché il mese scorso, sono stati disinvestiti circa € 200 milioni da parte di un proprio cliente. Questo ci lascia la momento un po’ perplessi. Al momento il prezzo obbiettivo è posto pari a € 4,9.
Interessata all’acquisto sembra essere Banca Akros che suggerisce di acquistare con un target price a € 5,8 euro, nonostante il dato di settembre sia il peggiore rispetto alle attese. Ma se il dato è stato influenzato solo da questo cliente, non c’è niente da temere, anche se Kepler Cheuvreux ha rivisto le previsioni sulla raccolta del:
- 2016 da € 5,6 a € 5,2 miliardi;
- 2017 da € 6,7 a € 5,7 miliardi;
- 2018 da € 7,6 a € 7,2 miliardi.
Questo possiamo assicurare non influisce in nessun modo il giudizio sul titolo che resta a nostro avviso uno dei migliori con un fair value rivisto al ribasso da € 7 a € 6,6. Poco conto.
Come investire in borsa con il trading online
Oggi è possibile investire in borsa direttamente da casa, come avevamo detto in precedenza. Ma come è possibile questo?
Oggi vi possiamo assicurare che è possibile investire in borsa direttamente da casa, tramite le piattaforme di trading online. In questo caso, consigliamo solo di aprire un conto con i broker regolamentati dalle autorità internazionali, i quali sono gli unici sottoposti a controlli periodici e che garantiscono il capitale del trader investito.
Teniamo a precisare anche che tutti i broker da noi consigliati e recensiti, mantengono il capitale del trader custodito in un conto differente rispetto a quello del broker. In questo modo, anche in caso di Fallimento del broker il capitale del trader verrà garantito.
Oggi è possibile investire sulle azioni bancarie, ma non solo, con le opzioni binarie ma è possibile anche fare trading sul forex, ovvero sulle valute. Non resta altro che scegliere uno dei broker, tra quelli da noi proposti ed iniziare ad investire in borsa scegliendo uno dei titoli su elencati.
L’unica accortezza che al momento vi chiediamo, è quella di iniziare aprendo un conto demo, in modo da testare la piattaforma di trading online e constatare come fare trading in borsa con i titoli bancari e altri asset. Potrete sempre chiedere maggiori delucidazioni al broker tramite il servizio di assistenza clienti.
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