Dal 15 gennaio 2018 è stato possibile inoltrare le domande per usufruire delle agevolazioni fiscali e degli incentivi inerenti al bando “Resto al Sud”.
Il presente bando è destinato a neo-imprenditori che hanno una età compresa tra i 18 e i 35 anni. Vediamo meglio di casa si tratta in questa guida.
In base a quanto pubblicato sulla G.U. n. 284 del 5 dicembre 2017 e in merito a quanto previsto dal decreto 9 novembre 2017, n. 174, da parte del Ministero per la coesione territoriale e il mezzogiorno, recante il regolamento per la misura incentivante “Resto al Sud”, il quale è in vigore dal 6 dicembre 2017, prevista dall’articolo 1, D.L. 91/2017.

Incentivo Resto al Sud: Bando domande fino a 200 mila euro a fondo perduto
Cos’è resto al sud?
Resto al Sud è il bando nato per sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali che devono però essere avviate da giovani ricadenti nelle regioni del mezzogiorno.
Esso è promosso dal Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno ed il soggetto gestore è Invitalia.
La dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro.
Cosa si può fare con il presente bando?
E’ possibile avviare un’attività di produzione di beni e servizi.
Non possono essere invece finanziate le attività di liberi professionisti e commercio.
Ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento max come vedremo di 50 mila euro.
Tutti i progetti imprenditoriali possono avere un programma di spesa del valore massimo di 200 mila euro.
Cosa è possibile finanziare?
Al momento possono accedere al finanziamento, tutti i seguenti progetti:
- Interventi per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
- Impianti, attrezzature, macchinari nuovi;
- Programmi informatici e servizi TLC (tecnologie per l’informazione e la telecomunicazione);
- Tutte le altre spese utili all’avvio dell’attività come:
- materie prime;
- materiali di consumo;
- utenze e canoni di locazione;
- canoni di leasing;
- garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa
Non possono invece essere ammissibili le spese di:
- progettazione;
- consulenze;
- spese inerenti al costo del personale dipendente.
Chi può richiedere gli incentivi?
Ecco quindi che il nuovo incentivo è destinato a neo-imprenditori nonché soggetti che hanno una età compresa tra i18 e i 35 anni.
Essi devono essere residenti in una delle seguenti regioni:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia.
L’incentivo comprende un prestito fino a 50.000 euro attraverso cui è possibile suddividerlo in:
- 35% a fondo perduto;
- 65% a tasso 0.
Questo deve essere restituire in 8 anni al fine di coprire l’investimento iniziale e il capitale circolante della nuova attività.
Il finanziamento bancario, pari al 65% del programma di spesa, viene concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI.
Gli interessi del finanziamento sono coperti da un contributo in conto interessi. Il finanziamento bancario deve essere restituito in 8 anni di cui 2 di preammortamento.
Le agevolazioni sono erogate in regime de minimi
Possono per altro presentare richiesta di finanziamento tutte le società, anche cooperative, come anche le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017.
Rientrano anche i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.
Si noti anche che le istanze di accesso potranno essere inviate a partire dal 15 gennaio 2018 ma solo e soltanto online, attraverso il sito www.invitalia.it.
Tutte le domande saranno poi valutate nell’ordine cronologico di presentazione entro 60 giorni.
Le risorse a disposizione ammontano ad 1 miliardo e 300 milioni.
Tutti i progetti imprenditoriali devono per altro essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
Possono anche essere avviati alla data di data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche.
Per la realizzazione del progetto, è possibile usufruire di un massimo di 24 mesi entro il quale devono essere ultimati i lavori.
Fa eccezione, solo il caso in cui il Soggetto gestore accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente.
Le neo imprese possono aderire quindi al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale dipendente ed includere anche soci che non abbiano i requisiti anagrafici previsti, in misura non superiore ad 1/3 dei componenti ed escludendo rapporti di parentela fino al 4° grado con alcuno degli altri soci.
Finanziamento a fondo perduto 2018: requisiti e disposizioni in merito
Secondo quanto disposto poi dal dl n. 91 2017 in merito agli aiuti al Mezzogiorno è stato convertito in legge l’estate scorsa e il decreto avrebbe dovuto essere emesso entro 30 giorni dalla pubblicazione
Si noti anche che nell’iter di conversione il finanziamento è passato ad un massimo di 50 mila euro per ogni soggetto rispetto ai precedenti 40 mila.
Si noti anche come detto prima che il 35% è un prestito a fondo perduto, mentre il restante 65% viene concesso come prestito a tasso zero e deve essere restituito in 8 anni.
Ricordiamo che gli incentivi sono per altro riconosciuti ai giovani residenti in una delle su indicate regioni.
Possono partecipare al bando anche altri soggetti provenienti da altre regioni ma che prendono residenza entro 60 giorni dalla risposta positiva di Invitalia alla loro domanda di ammissione.
Vi è anche un’altra novità introdotta dalla legge di conversione; questa riguarda il maggior termine di 120 giorni di tempo per il trasferimento per chi risiede all’estero.
Attenzione, invece perché non possono fruire dei benefici tutti i soggetti che al momento dell’entrata in vigore del decreto sono già titolari di un’attività d’impresa e i titolari di un reddito di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Settori coperti dall’incentivo
L’incentivo è allargato ai settori della pesca, dell’acquacoltura e dei servizi turistici.
In precedenza, invece tale bando era riservato solo e soltanto alla manifattura artigianato e industria e relativi servizi.
Tutti i richiedenti, possono costituire una forma di società cooperativa, e in questo caso, potranno godere di un finanziamento fino a 200mila euro.
Possono infine accedere agli incentivi a valere sul fondo speciale per gli interventi a salvaguardia dei livelli di occupazione (articolo 17 della legge 49/1985).
Il finanziamento bancario deve poi essere rimborsato entro 8 anni dall’erogazione. Si noti che i primi due anni sono di pre-ammortamento.
Come presentare domanda per ricevere il finanziamento a fondo perduto 2018
Secondo quanto previsto dal DM le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica.
A tal fine si precisa che si possono utilizzare solo e soltanto le procedure informatiche che sono messe a disposizione sul sito internet del Soggetto gestore: www.invitalia.it.
Le modalità sono quelle espressamente descritte sul sito in base anche agli schemi allegati al decreto.
Tutte le domande possono essere presentate a partire dalla data indicata in precedenza, e devono essere corredate dal progetto imprenditoriale.
Questo deve contenere:
- Dati e profilo del soggetto richiedente;
- descrizione dell’attivita’ proposta;
- analisi del mercato e relative strategie;
- aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
- aspetti economico-finanziari.
Tutte le info possono essere reperite direttamente all’intero del sito www.invitalia.it o anche contattando il servizio di assistenza, scrivendo una email E-mail: info@invitalia.it
Consigliamo la posta elettronica semplice, e non la PEC.
Puoi inoltre richiedere assistenza anche contattando il servizio, tramite il seguente numero: 848.886886 disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00.
Contatto diretto:
Infine si può richiedere assistenza e fissare un appuntamento presso la sede di Invitalia in Via Pietro Boccanelli, 30 – 00138 Roma.
In questo caso però devono essere rispettati i seguenti orari:
- Martedì e giovedì dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 15:30.
La richiesta di appuntamento dovrà essere inviata via email all’indirizzo: info@invitalia.it specificando l’oggetto dell’incontro.
Come vengono valutate le domande di partecipazione al bando Resto al Sud?
Tutte le domande devono essere valutate entro 2 mesi dall’invio della stessa.
Essa prevede una valutazione del possesso dei requisiti di accesso al bando, ed una valutazione di merito del progetto stesso.
In questo caso, si deve considerare che i criteri che vengono presi in considerazione per l’esame di merito riguardano effettive capacità e competenze dei soggetti proponenti all’interno settore di riferimento, sia le potenzialità del mercato.
Infine, sono anche valutate le seguenti strategie:
- Commerciali;
- Marketing;
- Sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa;
- Coerenza del progetto dal punto di vista dell’organizzazione e dei processi tecnici e produttivi;
- Possesso dei requisiti di accesso al Fondo di Garanzia per le PMI.
Quali sono le attività finanziabili da Resto al Sud?
Possono accedere al finanziamento, tutte le attività imprenditoriali relative:
- produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria e della manifattura;
- fornitura di servizi come attività di:
- ristorazione
- turistiche;
- editoriali
- produzione audio video
- formazione
- assistenza sanitaria
- tutte le attività concernenti l’erogazione di servizi alla persona.
Rientrano in questa ampia categoria anche:
- parrucchieri
- barbieri
- studi di tatuaggio
- istituti di bellezza
- saloni di estetica
- Lavanderie
- toletta per animali
- organizzazione di eventi.
Quali sono le attività escluse dall’agevolazione?
Non possono essere incluse nel finanziamento tutte le seguenti attività che di seguito abbiamo riportati e suddivise per singolo codice ATECO:
Sezione A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca
- 01: Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi;
- 02: Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali;
Sezione G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio
- 45: Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli e nello specifico solo e soltanto i seguenti codici:
- 11.01 Commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri
- 11.02 Intermediari del commercio di autovetture e di autoveicoli leggeri (incluse le agenzie di compravendita)
- 19.01 Commercio all’ingrosso e al dettaglio di altri autoveicoli
- 19.02 Intermediari del commercio di altri autoveicoli (incluse le agenzie di compravendita)
- 31.01 Commercio all’ingrosso di parti e accessori di autoveicoli
- 31.02 Intermediari del commercio di parti ed accessori di autoveicoli
- 32.00 Commercio al dettaglio di parti e accessori di autoveicoli
- 40.11 Commercio all’ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori
- 40.12 Intermediari del commercio di motocicli e ciclomotori
- 40.21 Commercio all’ingrosso e al dettaglio di parti e accessori per motocicli e ciclomotori
- 40.22 Intermediari del commercio di parti ed accessori di motocicli e ciclomotori
- 46: Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)
- 47: Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)
Sezione L – Attività immobiliari, in particolare solo i codici
- 10.00 Compravendita di beni immobili effettuata su beni propri
- 31.00 Attività di mediazione immobiliare
- 32.00 Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi
Sezione M – Attività professionali, scientifiche e tecniche
Sezione O – Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria
Sezione T – Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze
Sezione U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!
Lascia un Commento